Il corpo e i luoghi dell'Anima: il blog di Pino Tartaglia Psicologo Psicoterapeuta-Avvocato-Scrittore-Blogger ha come punto di riferimento il principio unitario di Identità funzionale tra psiche e corpo di W. Reich
sabato 28 dicembre 2013
Sistema Immunitario e Confini corpo-mente
Il "sistema immunitario" regola e marca il confine tra il me e l’altro da me, io chi sono e l’altro chi è, ha quindi a che vedere con l’Identità della persona. Nell’ottica dell’unità “mente corpo” l’identità biologica e quella psicologica sono funzionalmente identiche. Il sistema immunitario attraverso il corpo e attraverso la pelle delimita il confine tra l’io e il non io. Una identità in buona salute, non allarmata, ha confini flessibili: non teme di incontrare il nuovo il diverso, ad esempio non ha bisogno di produrre sostanze difensive molto forti per affrontare-confrontare un agente esterno estraneo come ad esempio accade in una allergia o un’asma psicosomatica. Così come un popolo (o un singolo individuo) con salde radici di identità e di democrazia non attua sistemi di confine rigidi per preservare la propria integrità ,vedi xenofobia, razzismo, fondamentalismo religioso. La nostra epoca è caratterizzata da una crisi di identità globale, il sistema identitario è continuamente costretto a confrontarsi con le economie mondiali, conflitti etnici, guerre di religione, l’inquinamento ambientale, la minaccia nucleare e lo sfruttamento del pianeta. La confusione su chi e da che cosa dobbiamo difenderci per irrigidire o elasticizzare i confini regna sovrana, non sappiamo più chi è nemico e chi no. Nelle famiglie il bambino può sperimentare che la persona di cui più si fida è quella che gli fa violenza o addirittura lo fa sparire come le cronache giudiziarie recenti lo dimostrano. La "malattia autoimmune" è l’espressione di un organismo che per varie concause perde il "riconoscimento della sua identità" e del suo confine e quindi si aggredisce "rivolgendo contro se stesso" l’attività di difesa immunitaria che non riesce a dirigere verso un agente minaccioso reale esterno, ormai non più distinguibile. L’identità biologica, psichica, l’appartenenza alla propria etnia o alla propria terra, il processo di individuazione, le sane separazioni, i sani incontri, una sana economia, il rispetto di se e della natura, della terra come organismo vivente, di tutte le forme viventi del pianeta, la strutturazione di una nuova coscienza planetaria sono i parametri di base che decideranno delle sorti del “vivente uomo”.
mercoledì 18 dicembre 2013
Plauto: " chi vuol mangiare la noce deve rompere il guscio".
Buon Natale ai gruppi di consapevolezza psicosomatica
Dice Plauto :" Chi vuol mangiare la noce deve rompere il guscio. I gruppi di consapevolezza psicosomatica si trovano ora ad una svolta più decisa nella direzione della liberazione ed espressione delle emozioni bloccate che, spesso, sono racchiuse nel guscio duro della corazza caratteriale e congelate nell'esperienza del passato. Le emozioni diventano distruttive se manca la consapevolezza: la consapevolezza arriva sperimentando le emozioni, non con il self control o l'educazione, ma all'interno di un contesto di gruppo che consente a tutti di liberarle in un clima di accettazione reciproca. Scontrarsi fa bene alla salute non dobbiamo temere gli impatti, essi servono ad incontrarci su basi più autentiche più leali per un rispetto "non formale" ma autentico! Diffidate dalle persone che non si arrabbiano mai , ma anche di quelle che vivono nella rabbia, senza amore. Capita che le persone che amiamo di più possano farci arrabbiare un pò di più: è solo un modo per capirsi e sentirsi di più se ne comprendiamo il codice , il senso di definizione e di chiarimento insito in un impatto emozionale. Un abbraccio fortissimo e commosso ai tre gruppi di consapevolezza psicosomatica che continuano a creare una intensa atmosfera affettiva, energetica, emozionale, viva ed evolutiva; nell'accettazione reciproca delle contraddizioni umane e nella sorpresa gioiosa di incominciare a scoprire di tanto in tanto piccoli significativi cambiamenti nella propria percezione del corpo e del respiro e l'apertura nuova a nuove relazioni. Questa atmosfera mi dà energia, calore e amore: questa e solo questa è l'unica motivazione e gratificazione che mi sostiene in questo compito, a volte anche faticoso, e nient'altro!!!!!!! un abbraccio forte.
Dice Plauto :" Chi vuol mangiare la noce deve rompere il guscio. I gruppi di consapevolezza psicosomatica si trovano ora ad una svolta più decisa nella direzione della liberazione ed espressione delle emozioni bloccate che, spesso, sono racchiuse nel guscio duro della corazza caratteriale e congelate nell'esperienza del passato. Le emozioni diventano distruttive se manca la consapevolezza: la consapevolezza arriva sperimentando le emozioni, non con il self control o l'educazione, ma all'interno di un contesto di gruppo che consente a tutti di liberarle in un clima di accettazione reciproca. Scontrarsi fa bene alla salute non dobbiamo temere gli impatti, essi servono ad incontrarci su basi più autentiche più leali per un rispetto "non formale" ma autentico! Diffidate dalle persone che non si arrabbiano mai , ma anche di quelle che vivono nella rabbia, senza amore. Capita che le persone che amiamo di più possano farci arrabbiare un pò di più: è solo un modo per capirsi e sentirsi di più se ne comprendiamo il codice , il senso di definizione e di chiarimento insito in un impatto emozionale. Un abbraccio fortissimo e commosso ai tre gruppi di consapevolezza psicosomatica che continuano a creare una intensa atmosfera affettiva, energetica, emozionale, viva ed evolutiva; nell'accettazione reciproca delle contraddizioni umane e nella sorpresa gioiosa di incominciare a scoprire di tanto in tanto piccoli significativi cambiamenti nella propria percezione del corpo e del respiro e l'apertura nuova a nuove relazioni. Questa atmosfera mi dà energia, calore e amore: questa e solo questa è l'unica motivazione e gratificazione che mi sostiene in questo compito, a volte anche faticoso, e nient'altro!!!!!!! un abbraccio forte.
sabato 14 dicembre 2013
Le mie poesie. Lascia che ti arrivi questo Blues
Lascia che
ti arrivi questo blues,
la profonda
tristezza del buco nero del vivere
la
solitudine di sempre:
quella che
morde e poi ti accarezza l’anima.
Senza il tuo
amore, il tuo alito caldo, soffio vitale
che
accarezza le pieghe rugose dell’anima
nella notte
oceanica del magma cosmico,
son qui perso
nell’immensità del desiderio e
del dolore, tra
terra, cielo e notti stellate e
fioche luci
nel buio che tracciano come fari nella nebbia
il destino umano,
i sogni infranti della giovinezza,
le immagini di
sempre, l’amore da sempre accarezzato
in un sogno senza fine .
Poi la via
della conoscenza, della trascendenza,
il respiro del mondo, la pace nel cuore
che mette tregua ad una canone eternamente
in fuga, come una musica di Bach che ritorna
magicamente e ci riporta nella spirale dell’eterno divenire.
il respiro del mondo, la pace nel cuore
che mette tregua ad una canone eternamente
in fuga, come una musica di Bach che ritorna
magicamente e ci riporta nella spirale dell’eterno divenire.
martedì 3 dicembre 2013
Libertà, responsabilità,dignità e rispetto: non esiste libertà senza responsabilità
La libertà che si esercita a danno di altri non è responsabilità! La libertà intesa come fuga da se stessi non è libertà. La libertà presa alla chetichella è infantile. La libertà non strutturata è emarginazione. Chi è contro tutti o tutto non è libero, è schiavo di se stesso. Chi ruba la libertà non è libero, la libertà fa parte "dell'essere", non si può avere o comprare. La tragressione fine a se stessa non è libertà. Libertà senza amore e senza vincoli affettivi è "disadattamento". Spesso l'incapacità ad assumersi impegni sociali, lavorativi, affettivi e relazionali viene camuffata e spacciata per libertà! Scegliere di far parte di un gruppo è libertà, ma è altrettanto libertà essere responsabili dei propri comportamenti : sentirsi liberi non equivale ad ignorare le aspettative affettive, relazionali, energetiche e di legame che si creano in un gruppo. Disconoscere l'energia che si prende a prestito dal gruppo è "perverso" è un furto operato a danno di se stessi, e quì entriamo nel campo del rispetto. Chi non rispetta altri non rispetta se stesso. Essere puntuali agli appuntamenti ed agli impegni assunti è rispetto: chi non ha la sensibilità nei confronti di chi rispetta le regole non è un uomo libero. Chi ruba il lavoro altrui non sarà mai un uomo libero: tutto questo si chiama "Dignità"
lunedì 25 novembre 2013
Il Violento, lo stalker, il pedofilo si annidano nei luoghi della fiducia
Attenzione ... siamo noi che diamo potere agli altri.. Nessuno può avere potere su di noi se non lo acconsentiamo.
Il violento tende a distruggere psicologicamente la sua compagna con un armanentario psicologico ossessivo ed incalzante che punta all'annientamento dell'autostima ed al potere totale sulla propria donna: dalla violenza con le mani al restare in silenzio per colpevolizzarla; spesso fa affermazioni del tipo, " io ti ho creata, io ti distruggo". In genere la donna che intanto ha dato un enorme potere a quest'uomo, in nome dell'amore, assume dentro di sè la convinzione di non essere una buona moglie o una buona madre. In genere, il violento è abile a farsi perdonare dalla propria vittima, è capace di chiedere perdono inginocchiato e promette di cambiare da subito. La vittima è costretta a pensare: "ma allora quest'uomo mi ama davvero? ". Così aumentano la confusione, il potere dello stalker e gli episodi di violenza sempre ritualmente seguiti dai cortei del perdono e dalle reiterate promesse di cambiamento che si trasformano inevitabilmente in una estremizzazione, spesso criminale, dell'azione fisica violenta.
martedì 19 novembre 2013
Le mie poesie
A volte, sento il dolore e la tristezza di tutti gli amori finiti. Un puzzle di occhi lucidi, di mani calde, di odori avvolgenti che svaniscono nell'oblio dell'anima. Dove vanno a finire gli amori perduti? ci sarà una dimensione, uno spazio della sublime nostalgia, della pace di un universo senza tempo? o fuggiamo come sempre l'atmosfera avvolgente della tristezza per far sì che "lo spettacolo continui" ?
purchè maschere e carrozzoni vadano avanti imperturbabili, senza fiato, senza amore, verso il nulla?
lunedì 11 novembre 2013
Inquinamento dell'ambiente ed inquinamento psicologico: il diritto a vivere nelle nostre terre.
Occorre
un cambio di mentalità essenziale per la nostra sopravvivenza, quella
del pianeta e delle nostre terre. Un salto quantico di mentalità va di
pari passo con un salto di qualità del risveglio della coscienza che è
un gradino più elevato della semplice consapevolezza. Al culmine di
questa piramide vi è la coscienza
Planetaria-Cosmica e la Spiritualità. Un salto qualitativo della
coscienza non è però possibile se non svegliamo il nostro corpo , la
nostra sensorialità, il respiro profondo che schiarisce gli occhi, il
nostro svegliarci al mondo, il senso del bello, gli odori e gli umori
delle nostre terre. Se non hai respiro ampio vedi solo il cortile di
casa tua: la qualità dell'aria e dell'ambiente è funzione del nostro
sentire, abbiamo perso il sentire , l'ascoltare se stessi e gli altri,
cerchiamo le emozioni infantili e di pancia che introiettiamo dalla TV e
dai media, siamo schiavi dei telefonini, facciamo jogging su strade
piene di smog e spesso sotto la nube dei roghi tossici. La mentalità
dello sport fatto in casa con le bici ferme, oppure palestre con
movimento muscolare senza sentimento, macchinette per essere sempre in
forma e magari seduttivi ( e magari dopo aver sedotto e conquistato si
diventa predatori: si divora l'altro e stiamo sempre alla ricerca del
grande amore che non c'è, perchè è solo nella mente, nei modelli
culturali stereotipati , incancreniti dalle delusioni e
dall'insoddisfazione esistenziale). Un respiro ansioso non ha il tempo
nè la possibilità di percepire la realtà che lo circonda , di essere e
di vivere con esso, perchè ciò richiede rispetto verso se stessi ed il
mondo, chi non rispetta se stesso non è in grado di rispettare
l'ambiente. Vivere nel "tirare a campare", nell'illegalità spicciola
quotidiana, nella mentalità furbesca o bullista favorita spesso anche da
genitori con scarsa autostima ed incapaci, ci fa complici di chi
deturpa e devasta le nostre terre. La politica che insegue l'elettorato
per vincere le continue elezioni in questo paese senza preoccuparsi
della gente, dei bisogni reali e dell'ambiente è l'esatto specchio della
nostra società: noi siamo chi ci governa e loro sono noi. La politica
ed i politici ci stanno addormentando le coscienze, ci impediscono anche
di viverci la rabbia , la frustrazione e ci lascia nella sensazione
paralizzante dell'impotenza a cambiare le cose. Gli operatori della
psicologia-psicoterapia sanno bene che la rabbia e la paura bloccano,
sotto una spessa coltre, le emozioni sane della vita. La vera
rivoluzione è cambiare noi stessi, riprenderci il respiro dell'ambiente ,
l'amore ed i profumi delle nostre terre, riprenderci la "sana rabbia" (
non la rabbia reattiva che porta distruttività ed inconcludenza),
l'aggressività naturale repressa dalla paura e dal ricatto continuo: è
l'unica strada per riscoprire il nostro vero respiro, il senso della
bellezza, la spiritualità "non ideologica" ma quella sana che viene
dalla natura e dall'amore per tutte le creature viventi. Occorre con
urgenza una nuova evoluzione della coscienza collettiva.
lunedì 28 ottobre 2013
La persona giusta....questa sconosciuta...
La persona giusta è quella che quando l'abbracci ti senti a casa? No!
la persona giusta è quella che ti porta finalmente fuori casa!
La persona giusta s'incontra una volta sola nella vita? No ! La persona
giusta si trova ad ogni angolo sulla via del cambiamento!
C'è sempre
una persona giusta in ogni fase nuova ed in ogni stagione della vita!
sabato 19 ottobre 2013
La spontaneità questa sconosciuta
Spesso la spontaneità viene confusa con l'impulsività. L'impulsività non ha campo di presenza nè di contesto, è solo un bisogno egocentrico. La spontaneità non si confonde col primo impulso magari istintuale, che irrompe sul piano del comportamento, questo succede nei bambini.
Spontaneità non è la prima cosa che mi passa per la testa la faccio o la dico: la spontaneità delle persone adulte è intelligente, mai infantile altrimenti diventa invadenza. Spontaneità è amore, è autenticità, capacità di relazionarsi, capacità di incontrare l'altro ; è qualcosa che hai già dentro, è un modo di essere , si coltiva per un'intera vita, non s'inventa all'occasione.
mercoledì 11 settembre 2013
Le mie poesie
E' autunno........
gli umori della terra, il calpestìo felpato del passo del tempo, zolla umida e scura con l'acre odore degli amori del passato.
fiochi raggi di sole tra le pieghe rugose e ondeggianti di alberi infiniti che cercano un angolo di cielo ed accarezzare la speranza di una pioggia scrociante, catartica che porti via per sempre le scorie dell'esistenza.
I colori tenui e delicati delle foglie e dei tramonti che inteneriscono i cuori , un ribollìo nascosto di sogni mai realizzati, di notti insonni passate sul filo della nostalgia e di armonie ed essenze delicate nel desiderio antico di quell'alba colorata nei riflessi dorati della rugiada del mattino o dello sguardo limpido di un fanciullo ignaro della fatica dell'esistere.
Una melodia dolcemente cullante apre d'improvviso le porte del trascendente, dell'ignoto, il nostro destino e meraviglia del mistero dell'universo che ci sorprende; stupore incantevole ,sintomo della vita, il respiro largo dell'amore puro libero da legami vischiosi e simbiotici che sbiadiscono e frantumano la nostra vita più profonda. Un grazie profondo a quelle radici dell'universo che nonostante il dolore, lo sgomento e la violenza continuano incessantemente a far fiorire la vita, la bellezza e l'amore.
gli umori della terra, il calpestìo felpato del passo del tempo, zolla umida e scura con l'acre odore degli amori del passato.
fiochi raggi di sole tra le pieghe rugose e ondeggianti di alberi infiniti che cercano un angolo di cielo ed accarezzare la speranza di una pioggia scrociante, catartica che porti via per sempre le scorie dell'esistenza.
I colori tenui e delicati delle foglie e dei tramonti che inteneriscono i cuori , un ribollìo nascosto di sogni mai realizzati, di notti insonni passate sul filo della nostalgia e di armonie ed essenze delicate nel desiderio antico di quell'alba colorata nei riflessi dorati della rugiada del mattino o dello sguardo limpido di un fanciullo ignaro della fatica dell'esistere.
Una melodia dolcemente cullante apre d'improvviso le porte del trascendente, dell'ignoto, il nostro destino e meraviglia del mistero dell'universo che ci sorprende; stupore incantevole ,sintomo della vita, il respiro largo dell'amore puro libero da legami vischiosi e simbiotici che sbiadiscono e frantumano la nostra vita più profonda. Un grazie profondo a quelle radici dell'universo che nonostante il dolore, lo sgomento e la violenza continuano incessantemente a far fiorire la vita, la bellezza e l'amore.
lunedì 2 settembre 2013
Psicologia Olistica e Coscienza Planetaria
La crisi globale che ci troviamo ad affrontare oggi è una crisi di coscienza.
La
sfida del III millennio consiste nell'esplorare lo spazio interiore e
sviluppare la coscienza umana, per poter reggere il confronto con gli
straordinari progressi che abbiamo fatto nello sviluppo tecnologico.
La sopravvivenza umana comporta perciò, la creazione di una coscienza planetaria creativa e aperta alla compassione.Ervin
Laszlo esprime la tesi che promuovere e facilitare l'evoluzione di una
nuova coscienza è essenziale per il nostro benessere individuale e
collettivo e per il futuro di tutte le forme di vita su questo pianeta.
A
questo scopo spiega come le rivelazioni provenienti da ricerche
scientifiche all'avanguardia, facciano emergere una nuova visione del
mondo in cui viviamo. Un mondo in cui tutte le cose e tutti gli esseri
viventi sono collegati in modo organico e quindi evolvono, o
deperiscono, insieme.
Come
ha detto Einstein non possiamo raggiungere la prossima tappa della
nostra evoluzione collettiva senza dare origine a un nuovo modo di
sentire e di agire. La sfida consiste nel promuovere quindi l’evoluzione
della coscienza visto che non si evolve spontaneamente con sufficiente
rapidità.
L'evoluzione della coscienza, appunto, si impone come fondamento, come fulcro ispiratore della Psicologia Olistica.
Reich,
negli anni quaranta e cinquanta del secolo scorso, aveva individuato e
sperimentato la possibilità di percepire e sviluppare il proprio centro
interiore di coscienza, collegandolo anche all'esperienza di una
coscienza più ampia che definì cosmica. Alcuni decenni dopo, questo
piano è stato chiamato transpersonale, o anche integrale.
L'amore
" L'amore non si può trattenere nè conservare, scorre con
la vita. L'anima non si lascia imbrigliare, apre solo le porte alla vita
ed all'amore con tutte le conseguenze imprevedibili del flusso
dirompente dell'esistenza. Chi ha paura di questo flusso si irrigidisce e
tenta di trattenere, fermare, eternizzare. Purtroppo la vita, come l'amore, non si può
fermare con la diga degli attaccamenti: prima o poi uno tsunami
improvviso spazza vie le scorie esistenziali e le illusioni che si accumulano. Occorre,
pertanto, diventare fiume per scorrere con essa altrimenti
chiameremo amore i detriti , non l'acqua che scorre limpida e pura." .
giovedì 29 agosto 2013
L'aiutomania
Aiutare qualcuno e diverso dal fare assistenza! Oggigiorno è molto in
voga un comportamento che ho definito "aiutomania". L'aiutomania è una
forma di onnipotenza molto diffusa in giro, spesso praticata anche in
buona fede, che va da "io mi conosco molto bene e non ho bisogno di
nessuno , tantomeno degli psicologi", a "ti sbloccherò dal tuo problema a
costo di...rimetterci le penne! Si sa , spesso chi non sa risolvere i
propri problemi si impegna a risolvere quelli degli altri! L' Italia si
sa è un paese di santi, di eroi, di competenti di calcio e adesso è
diventato anche un paese di psicologi!. Fanno gioco anche diverse
discipline che hanno il loro valore nella misura in cui, facendone
pratica, danno un minimo di consapevolezza verso se stessi ed il proprio
corpo ma che non autorizzano di per sè ad inventarsi "guaritori",
spesso dal piglio pseudo sciamanico a tintura orientaleggiante. Ecco che
accade, non di rado, che l'aiutomane rimane
imbrigliato nella rete patologica del rapporto transferale e si becca
la patologia dell'aiutato. Aiutare non è essere servizievoli con
l'altro nè essere buonisti, aiutare è assumersi una responsabilità umana
relazionale: è essere consapevoli del rischio di essere "contaminati"
da quella relazione; che se non si è saldi e capaci di farlo diventa
solo un atto narcisistico dalle conseguenze imprevedibili sulla salute e
catastrofico sul piano della relazione stessa.Quante volte ho sentito
dire" mi sono fatto in quattro per lei, le ho donato tutto il bene
possibile ed invece è andata via,ingrata, è sparita, forse sta con un
altro". Onnipotenza infantile , presunzione ed ignoranza sono gli
ingredienti dell'aiutomane. -
mercoledì 28 agosto 2013
Attacchi di panico, ansia e somatizzazioni.
La somatizzazione rappresenta un passaggio forte verso la consapevolezza: il corpo si incarica di esprimere in maniera chiara e forte il disagio interiore che non riusciamo ad accogliere ed a comprendere. Quando il disagio si scarica energeticamente su un organo bersaglio ( es. rene, stomaco, testa, cervicale, pelle, cuore, polmoni...) la nostra anima profonda propone un significato simbolico esistenziale di cambiamento necessario ad equilibrare il sistema biopsicocorporeo . Le personalità dure, rigide, attestate su una ideologia esistenziale di copertuta al malessere, rischiano il passaggio dalla somatizzazione alla vera e propria "malattia". Se si ha paura di soffocare, di morire , vertigini, paura dell'auto, dell'aereo, della galleria o di situazioni costrittive che tolgono il respiro o che mandano il cuore in tachicardia l' intelligenza profonda inconscia ci sta indicando che la nostra esistenza non sta andando nella giusta direzione, che quel rapporto affettivo ci fa mancare l'aria, che una situazione lavorativa non è più gratificante e ci toglie autostima, che chiediamo troppe sicurezze e ci dimentichiamo la voglia di vivere e di rischiare, che il cuore quando batte all'impazzata ha un profondo ed urgente bisogno d'amore e sconvolge la tendenziale propensione alla tranquillità, che le vertigini esprimono il bisogno di lasciarsi andare e smetterla di controllare sentimenti ed emozioni. La consapevolezza è ben altro che "mi conosco bene", "so tutto di me", "non ho bisogno di nessuno", la psicologia non serve a nulla faccio da me", "non dipende da me ma dagli altri" sono espressioni ricorrenti in chi ha davvero bisogno e non sa chiedere, di chi è estremamente dipendente e non lo sa recitando una presunta autonomia, e di chi ha paura di se stesso e del mondo sotto una maschera di falsa sicurezza.
lunedì 26 agosto 2013
Le "nuove solitudini": la sindrome della "Casa aperta".
L'incapacità a vivere la propria dimensione personale , intima, con
serenità e creatività spinge molte persone a compensare la solitudine
interiore con l'apertura permanente del proprio alloggio abitativo ad
amici ed agli amici degli amici. La casa si riempie di presenze
rassicuranti e numerose , si fa di tutto dal gioco delle carte, al tifo
calcistico , alle compensazioni alimentari, al pettegolezzo proiettivo e
a volta anche tentativi di attività pseudo intellettuali. Nondimeno ci
sono case aperte ad attività sociali anch'esse piene di persone ma di
una triste solitudine di fondo che trasuda anche dalle pareti: la
depressione non si può compensare con l'iperattività e la rinuncia alla
privacy ed all'intimità in casa propria. Certo va di moda oggi , in
tempi di crisi economica e di nuove solitudini emergenti il tendere a
"farsi compagnia" ma purtroppo tutto ciò non è sufficiente a colmare un
vuoto interiore che richiede attenzione e coraggio. Il panico , l'ansia e
la paura del vivere richiedono una sana solitudine, ricominciare a
stare bene con se stessi, riprendersi l'entusiasmo del vivere ed il
rischio di "riamare": non a caso nella sindrome della casa aperta si
ritrovano varie tipologie umane dal single incallito, al separato deluso
e abbandonato, all'arrabbiato cronico con le donne o all'arrabbiata
cronica con i maschi e spesso buontemponi vari con la sindrome del peter
pan. Una sana compagnia va di pari passo con una sana vita fatta di
intimità e sana creativa solitudine : stare bene con se stessi e con gli
altri è l'arte del vivere. Occorre una nuova psicologia della
contemplazione,la capacità di accettare la solitudine esistenziale e
coltivare la solitudine produttiva e creativa, l'osservazione pacata e
scevra dal giudizio e soprattutto credere nell'amore: amarsi non è farsi
compagnia.
domenica 25 agosto 2013
Psicosomatica del bacino e delle gambe
La funzionalità del bacino, del cinto pelvico e delle gambe fino ai piedi è fondamentale per un sano equilibrio psicologico, energetico e sessuale. Stare in assetto equilibrato sulle proprie gambe ed i piedi è indice di armonia, stabilità e di autonomia (comunemente si dice, "camminare con le proprie gambe" o " tenere i piedi a terra come indice di realtà).
Il disturbo più comune è quello di tenere in dentro il sedere in modo serrato, col bacino spinto in avanti : in tal caso lo stress si concentra sulla parte inferiore della schiena e sulla zona lombo-sacrale. Un corpo vivo sessualmente è caratterizzato da un bacino che oscilla liberamente, cioè si muove spontaneamente e non viene spinto o forzato. Movimento del bacino e respirazione naturale, quindi, sono imprescindibili : bacino in avanti nell’espirazione e all’indietro nell’inspirazione. La capacità di oscillazione e di basculazione del bacino è la risorsa fondamentale per una sana attività sessuale. Oscillazione però non meccanica come succede in chi recita, magari anche ballando, il movimento pelvico. L'oscillazione è una funzione spontanea naturale del carattere e della flessibilità di un organismo vivo che ama capace di abbandonarsi con fiducia all'altro. Non si può recitare: fare l'amore è una cosa seria!.
Il maschio col bacino irrigidito in avanti prepara l'attività sessuale come se dovesse fare una guerra non l'amore: questo comporta una scarsa capacità di sentire le emozioni sessuali . Un bacino eccessivamente carico dunque, porta ad una scarica meramente fisiologica, non soddisfacente, non investita d'amore per il partner; una concezione dell'amore quindi fondata sulla performance non sull'affidarsi e sul lasciarsi andare . Il bacino irrigidito all'indietro ed in alto è sempre in carica, si riempie di sentimento ma purtroppo si blocca non riesce a scaricare . L'eiaculazione precoce diventa la soluzione inevitabile.
lunedì 19 agosto 2013
Relazioni affettive e lato ombra
“Le
relazioni sono un po' come le piante, vanno curate con attenzione, con
impegno, ma soprattutto non bisogna mai perderle troppo di vista..”.... è
vero! e se prendessimo in considerazione anche il lato "ombra" delle
relazioni? Le piante si coltivano, si innaffiano, non si perdono di
vista, certo, ma c'è qualcosa, però, che corri il rischio di non vedere
mai : cosa succede sotto terra, nelle radici , nel seme gettato e
coperto dall'oscurità e dall'oblio, nell'humus del buio alchemico di
quell'energia che smuove le trasformazioni e feconda i processi della
vita che poi ai nostri occhi, al nostro “lato luce” appariranno come
foglie, fioriture , colori, sensazioni ed emozioni. Integrare
il proprio lato ombra è un percorso di conoscenza anche lungo una vita. Spesso è
l'agente determinante nella fine improvvisa ed inspiegabile di tante
rotture e fratture nei legami amicali, affettivi e sentimentali.
domenica 18 agosto 2013
Sulla delusione
Mie riflessioni da post vacanze: "Non diamo potere alle persone che ci deludono: siamo noi a far lievitare le delusioni dentro il gioco delle nostre aspettative"-
mercoledì 24 luglio 2013
Apriamo gli occhi su stereotipi molto diffusi-
Lo psicologo psicoterapeuta non è un “tipo tranquillo”, non è freddo e distaccato, non è controllato, non è accomodante, non deve sempre essere tranquillizzante e sorridente, nemmeno troppo rassicurante! Soprattutto, non è perfetto, ma è semplicemente se stesso! E’ curioso, aperto all’esperienza del nuovo, è un buon viaggiatore ed un ottimo compagno di viaggio, vive di esperienze non di letture e seminari, non si coltiva in laboratorio ma ama e si mette in gioco da buon giocatore; accetta e coltiva le “giuste distanze” nei rapporti affettivi sociali e famigliari ; non ha la pretesa di governare le emozioni dall’alto ma si cala vivendole e poi sapendo separarsene, proprio come nel mito di Ulisse. Non è seduttivo, non assolve, sa ascoltare con tutto il corpo ed è pronto a separasi dal cliente per mandarlo via, appena pronto, senza favorire dipendenze, né aspettative di reincontro: fa in modo che egli vada da solo verso il suo cammino esistenziale!
Un bravo psicoterapeuta non cerca la tranquillità, il suo obbiettivo non è distaccarsi dalla vita e dalle scosse dure dell’esistenza. Lo psicoterapeuta deve essere costantemente “pronto ai mutamenti” come direbbe Goethe. Una “sana inquietudine” è il sale della vita ed il bravo terapeuta lo sa bene: diventa necessario, pertanto, che sia costantemente in contatto con le proprie emozioni , sentimenti ed il loro mutare, evitando di accomodarsi su certezze ed illusioni.
lunedì 22 luglio 2013
La seduzione malata
La seduzione malata è una piaga dei nostri tempi: molti uomini ed anche molte donne mettono in atto modalità seduttive non per pura attrazione o fascino per l'altro ma per due probabili motivi. Punire l'altro/a per una delusione o trauma subito in età precoce dimostrandosi capaci di avere potere sull'altro/a , e/o tentando di dimostrare a se stessi di essere seduttivamente capaci per coprire un grosso vuoto di autostima. Peccato che tutto ciò serve a nulla perchè aumenta il vuoto interiore e l'incapacità ad amare e fa crescere a dismisura il bisogno di conferme dal mondo.
Le mie poesie
Se fossi
se fossi luce entrerei in punta di piedi nei tuoi occhi per illuminare la tua anima
se fossi aria aprirei le porte del tuo respiro profondo in un afflato cosmico
se fossi vento scivolerei sulla tua pelle per sentirne profumo-essenza di donna
se fossi tenebra mi perderei negli anfratti oscuri del tuo lato Ombra e....
se fossi fuoco brucerei nell’inferno delle tue passioni.
Pino Tartaglia
se fossi luce entrerei in punta di piedi nei tuoi occhi per illuminare la tua anima
se fossi aria aprirei le porte del tuo respiro profondo in un afflato cosmico
se fossi vento scivolerei sulla tua pelle per sentirne profumo-essenza di donna
se fossi tenebra mi perderei negli anfratti oscuri del tuo lato Ombra e....
se fossi fuoco brucerei nell’inferno delle tue passioni.
Pino Tartaglia
Il risveglio della coscienza
La coscienza non si risveglierà mai con ragionamenti, con la dialettica culturale o con estenuanti dibattiti politici, nei salotti o con le cosiddette psicochiacchiere di opinionisti e tuttologi. La coscienza si risveglia nel recuperare emozioni e sentimenti sepolti da tempo sotto una coltre di paure e di compromessi. Si parla spesso di identità e di appartenenza confondendo "orgoglio" con "dignità": ma se per un attimo risvegli dentro di te l'odore originario della tua terra, della sua zolla umida di umori, il vento che sfiora i campi , a volte con l'odore di legna bruciata dal contadino dal fumo bianco non tossico, allora recuperi un'emozione profonda che hai perduto da tempo, la nostalgia della memoria, le tue radici, la tua storia e scoprirari, con sgomento, che sei stato spogliato della tua "appartenenza" , della tua dignità, della tua storia, dell'amore per la condivisione e della libertà del tuo respiro. Allora riconoscerai la rabbia sana naturale che monta dentro di te e recupererai il coraggio e la coscienza civile di lottare contro il degrado umano che sta attraversando le nostre terre e la nostra anima vendute per anni alla criminalità, alla camorra ed alla politica. Tutto il degrado che è fuori è dentro di noi nella nostrra anima collettiva. Diventiamo, allora, seminatori di dignità perchè solo essa tocca l'anima profonda , risveglia la "coscienza" e la libertà interiore.
Le mie poesie...
La tua
presenza
A volte
muta, carezzevole, dolcemente in punta di piedi
sin dal
primo momento, quando cercando un tuo sguardo
sentivo un’ombra
da brivido lungo la schiena nel lato più
oscuro e
misterioso del sentire umano .
La presenza
del femminile arcaico che si muove in penombra
e penetra negli anfratti più reconditi
dell’anima ,
le mie mani
che sfiorano la tua pelle vellutata,
poi il sogno di un abbraccio intenso, profondo,
vivo, intrecciato e perso in una danza avvolgente e sensuale:
una danza
cosmica intrisa di essenze di bosco
e di luci
magiche di notti d’estate
Sento la tua
presenza, lo stupore arcaico di un antico rito
che
d’improvviso si svela nell’alchemico mistero della magia dell’incontro.
Pino Tartaglia
lunedì 24 giugno 2013
La psicoterapia corporea di Reich
La
psicoterapia corporea di Reich o "vegetoterapia" ( dal sistema
nervoso neurovegetativo) è una metodologia psicoterapeutica di origine
psicoanalitica che propone una crescita ed un cambiamento attraverso la
percezione sana e consapevole del proprio corpo, del respiro profondo e delle
emozioni. Il mezzo specifico di lavoro è l’uso degli actings e l’analisi del
carattere-storia della persona; gli actings rappresentano una induzione
energetica su sette livelli del corpo, quindi, non sono esercizi ( gli esercizi
allenano ad essere sempre forti in quello che si è, e per questo non possono
mirare al cambiamento). Gli actings smuovono la storia della persona, i blocchi
psicosomatici ed i conflitti profondi,che vengono vissuti nel "quì ed
ora" facendo affiorare sensazioni ed emozioni incapsulate in uno
spazio-tempo lontano della propria vita e rimossi dalla coscienza. In genere
nel rapporto con la corporeità siamo dominati dalla cultura dell'usare il
corpo, scolpire il corpo ed in questo perdiamo il senso "dell' essere il
corpo", "essere con il corpo". L’Acting in vegetoterapia
rappresenta la possibilità di attivare il contatto spontaneo col proprio corpo
ed il proprio respiro profondo inducendo leggere "crisi
psicocorporee" (neurovegetative) che tendono a riallineare l'assetto, la
percezione e la coscienza del proprio corpo armonizzandosi col sé profondo attraverso un
cambiamento-percorso esistenziale. E' una psicoterapia e pertanto va maneggiata
con cura, esercitata da chi è psicoterapeuta esperto e specializzato: in giro, purtroppo,
ci sono pericolosi "apprendisti stregoni" che si trastullano con
metodi "orientaleggianti" propinando pratiche ed esercizi senza alcun
controllo né competenza creando spesso seri danni e problemi alla salute delle
persone.
sabato 22 giugno 2013
Psicosomatica del Vaginismo
Il vaginismo, quasi sempre di origine psicosomatica, consiste nella contrazione riflessa dei muscoli che circondano la vagina
assumendo la colorazione di una vera e propria fobia dell'atto
sessuale.
A differenza della dispareunia , la contrazione muscolare
presente nel vaginismo è tale da rendere impossibile la penetrazione e
quindi l'atto sessuale. Se la penetrazione, invece, rende il rapporto
sessuale estremamente doloroso ci troviamo di fronte a una forma di
dispareunia psicosomatica. Occorre sgombrare immediatamente il campo da
un equivoco: la terapia del vaginismo non consiste in un intervento
tecnico (tranne casi di cause strettamente organiche) ma richiede una
seria ed approfondita psicoterapia. Nel vaginismo, la caratteristica
principale è il totale evitamento
dell'atto sessuale. La paura viene spesso coperta da un attaccamento
idealizzato più mentale che fisico all’altro. Nell’ evitamento si
riscontra spesso la paura di subire l'atto sessuale come atto imposto
dall'uomo, considerato aggressivo, magari con sensazioni di disgusto e
di rifiuto della sessualità.
Cosa è in discussione nel vaginismo?
-Spesso l'identità femminile: conflitti inconsci con la propria femminilità;
-Conflitti e paure nel riconoscere il proprio schema corporeo; il
passaggio ad una fase adulta dello sviluppo e di dover abbandonare
comportamenti e privilegi infantili ed adolescenziali;
- Dipendenza, angoscia da separazione e disturbi dell'attaccamento;
-Idealizzazione e/o svalutazione dell’oggetto d’amore;
-Traumi e violenze subite precocemente nello sviluppo psicosessuale, anche in ambito familiare;
Chi ne è affetto vive una esistenza affettiva e sessuale
adolescenziale, anche il corpo esprime immaturità: la corazza
psicosomatica può apparire morbida sull'esterno, facilmente accomodante,
ma molto dura all'interno. Il vaginismo occasionale invece è facile da
sciogliere, spesso inerisce all'incapacità dei partners ad accettarsi e
ad incontrarsi. Nel vaginismo psicosomatico c'è dietro la storia di una
vita, la caratteristica fondamentale consiste nella mancanza di
fiducia nel genere maschile, vissuto con paura ed estrema "diffidenza". Le
donne che ne soffrono sviluppano spesso, una seduttività falsificante, fanciullesca,
perchè nel profondo non c'è una vero ed autentico desiderio del maschile come esperienza di completamento, ma
ambivalenza, evitamento e sessualità da petting di tipo puberale.
L’infedeltà nei rapporti rappresenta un tentativo, attraverso
l’idealizzazione e/o l’innamoramento di affidare la soluzione del
problema ad un uomo investito, presuntivamente, di doti di particolare autorevolezza (innamoramento asimmetrico), oppure all'intervento tecnico- meccanicistico, sia in ambito medico che psicologico, con l’inevitabile delusione che ne consegue.
martedì 18 giugno 2013
Il lato oscuro
L'amore
probabilmente è la più profonda forma di conoscenza.
Ci sono rapporti
che ci fanno venir fuori la parte migliore di noi, ma ci sono anche
rapporti in cui l'altro/a fa venir fuori il peggio di noi stessi,
per cui diventiamo irriconoscibili come se dentro di noi uscisse fuori
un'altra persona che prende d'improvviso la guida dei nostri umori e
comportamenti e ci fa diventare irrazionali, irascibili,
compulsivi e fa mancare di rispetto verso il partner: insomma, emozioni
negative che rendono il rapporto abbastanza tossico. E' il cosiddetto
lato "ombra" di noi stessi una parte ancestrale della nostra
personalità, non tutta la personalità, che dobbiamo imparare ad
integrare onde evitare confusioni e giudizi negativi su noi e gli altri.
Un rapporto maturo e sano si fonda sull'accettazione ed integrazione di
questi lati oscuri senza "scappare via" dal rapporto. Dal punto di
vista psicosomatico il lato "ombra"possiamo collocarlo nella schiena, la
parte invisibile a noi stessi per quanto ci possiamo rigirare allo
specchio e nella parte bassa del colon. Spesso osservando la schiena si
possono dedurre aspetti interessanti ma sconosciuti alla persona stessa.
Il processo d'individuazione
Il
"processo di individuazione" consiste in una differenziazione
dell'individuo rispetto a valori esterni - che Jung definisce "valori
collettivi" - appartenenti a tutti indistintamente. Tale processo ci
consente di ritrovare dei valori molto più autentici, veri, nostri
davvero, e soprattutto fondamentali per la vita, che Jung chiama appunto
"valori individuali". Tutti noi abbiamo dei "valori individuali",
ma il difficile sta proprio nell'intraprendere questo processo evolutivo di abbandono
del porto sicuro dei valori collettivi per ri-scoprire i propri veri
valori personali che ci identificano e ci differenziano dal "magma
comune". Spesso ci capita di parlare in maniera astratta, quasi in terza
persona, proponendo idee non nostre ma prese a prestito, il "si dice", i
luoghi comuni, le voci anacronistiche del passato: basterebbe chiedersi
per un momento ma "chi sta parlando per me dentro di me quì ora?" .
Magari si può scoprire che chi parla in nostra vece è il padre, la madre
o persone significative ritenute influenti nel corso della nostra vita.
"Differenziarsi" è il termine chiave. Differenziarsi è scoprire il senso
della propria unicità, essere se stessi, vivere gli affetti e gli amori
davvero profondamente perchè diventa essere autentici, "essere davvero
con l'altro senza confondersi con l'altro".
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