sabato 26 novembre 2011

Demet Kiziltas -Oltre Sintesi- Vernissage 3-12-2011-Masseria Quaranta, S.Marco Evangelista-Recensione e presentazione: Pino Tartaglia-


Al vernissage del 3.12.2011 il Dr. Tartaglia ha sottolineato la necessità per la critica d'arte di schierarsi di più dalla parte del fruitore dell'opera per diventare più comprensibili e recepire ai livelli più profondi il senso e l'emozionalità dell'opera stessa. Occorre, pertanto, dare la possibilità al fruitore di assumere una "posizione" ed un "come" che potremmo definire tipico di una "psicologia della contemplazione"! Senza lasciarsi irretire dall'aspetto critico, porre occhi ed attenzione a ciò che l'opera smuove nell'interiorità, nelle evocazioni, nelle sensazioni! Viviamo nella cultura del visivo in eccesso, anche quando ascoltiamo musica i media propinano continuamente immagini che spesso non hanno attinenza con il brano musicale impedendo, quindi, alle immagini interiori di farsi strada di farsi riconoscere e creare la nostra visualizzazione musicale. Con "oltre sintesi" si può notare l'armonia e la fusione di stili dell'artista che nell'ambito dell'astrattismo fa confluire importanti tratti dell'impressionismo ed un particolare aspetto dell'arte concettuale:l'importanza del messaggio che si trasmette al mondo che qui ben si armonizza senza degradare l'oggetto. "Oltre Sintesi" rappresenta la configurazione di una gestalt dell'artista che partendo dalla dissoluzione dell'oggetto, rappresentando linee energetiche a sfondi rosso fuoco ed argento, contrasti di colori e di linee aperte in una sorta di spettacolo dell'anima che ci lancia verso l'infinito e proseguendo con "Essenza" , attraverso configurazioni altamente simboliche che ci riportano alle espressioni profonde dell'inconscio collettivo con i suoi archetipi: passaggi attraverso le acque, fasi e movimenti lunari che riguardano l'archetipo della Grande Madre di Erich Neumann, la rappresentazione degli elementi fondanti della vita nei suoi significati simbolici ed alchemici:acqua, aria, fuoco e terra- arriva come processo finale a "Confini" (Fines); confini rappresenta la configurazione di un processo interiore di crescita dell'artista che si esprime in forma delicata, con colori tenui che segnano il passaggio verso la consapevolezza e dell'armonia tra il sè ed altro da sè, tra individuo ed universo, tra microcosmo e macrocosmo, tra natura e cultura. Citando Neumann il Dr. Tartaglia conclude: la creatività è una delle strade privilegiate per l'uomo laddove questo, attraverso la propria espressione creativa, può recuperare il proprio femminile interiore, la propria "Anima".

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