sabato 28 giugno 2014

Il fattore tempo


Siamo nell'era della velocità,dell'immagine che scorre a slide impazzite: tutta la percezione della realtà è ormai influenzata da un rapporto maniacale e patologico con il "tempo". Stiamo perdendo il dialogo, l'ascolto, le pause, il tempo dell'esserci e del dedicarsi, essere presenti a se stessi ed all'altro, la consapevolezza. Vedendo il film " il posto delle fragole" di Bergman, un capolavoro pluripremiato del cinema anni cinquanta, ho sentito dire spesso che era un film "lento". Ecco ! abbiamo proprio perso la "lentezza", perchè? Si diventa ansiosi nell' ascoltare dialoghi molto profondi, osservare emozioni ed espressioni del viso e del corpo, le pause che sono fondamentali come in musica per far sì che ci sia armonia e senso alle manifestazioni intime. Si vuole l'emozione facile , l'esaltazione e l'azione spesso travolgente e violenta: basta questo a fare un buon film? In realtà non a caso viviamo nell'epoca dell'ansia, dello stress, del panico e della depressione con tutto il corteo delle malattie psicosomatiche autoimmuni.L'unico modo distorto diffuso di utilizzare il tempo che si conosce, è ,da un lato, una continua accelerazione ansiogena verso un futuro incerto e confuso e ,dall'altra, ad un uso depressivo nostalgico che va verso il passato. Il mondo reale sembra svanito nella chiacchierologia sia politica che scientifica, culto del "chi si ferma è perduto", l'incapacità a dire no ed uscire dalla giostra impazzita! Ansia, attacchi di panico e depressione sono patologie del tempo.

mercoledì 25 giugno 2014

La fiducia nel bambino e nell'adulto.


Leggo spesso su fb tra le tante citazioni ormai scontate, una sulla fiducia, un sorta di inno alla fiducia cieca! La fiducia cieca la richiede un cucciolo sia umano che animale perchè fa parte del corredo genetico ed è un comportamento adattivo della specie per richiamare protezione ed accudimento. Un adulto umano, invece, sa benissimo che la personalità è complessa, ricca di sfaccettature, di sfumature, di difese caratteriali, di meccanismi automatici che convivono con dubbi, rimuginazioni intellettive e intuizioni geniali . Aver fiducia quindi nell'adulto richiede requisiti e capacità che il cucciolo-bambino non ha ancora. La fiducia che molti adulti umani chiedono, anche lamentosamente, è la fiducia elementare dei cuccioli! questa richiesta di fiducia non è possibile soddisfare se non come fatto regressivo! La regressione alla fiducia infantile cieca all'interno di un rapporto adulto viene spesso integrata, ma in un rapporto già di per se scricchiolante produce disistima e fughe. Non è possible mantenere e suscitare l'eros in un rapporto di coppia chiedendo protezione materna o paterna.

lunedì 23 giugno 2014

Opinioni e punti vista

Il carattere ( la storia) della persona, focalizza in visivo (punto di vista) il mondo come una struttura consolidata di personalità (attraverso esperienze che lasciano un segno inciso) che produce modi di vedere la realtà, cioè filtri caratteriali della realtà percepita. Si costrusce così nello sviluppo psico-intellettivo-affettivo una weltanshauung (visione esistenziale) di fondo della personalità. Il punto di vista, dunque, è un modo tipico di essere della persona che proietta sulla realtà, come un fotografo che mira ed interpreta la scena. L'opinione, viceversa, è essenzialmente mentale non sfiora gli elementi strutturali del sistema individuo e come tale può essere espressione di un momento, è soggetta a mutazioni, e non è definitiva. Posso, per esempio, esprimere una opinione molto aperta sulla gelosia salvo poi a diventare un geloso paranoico nell'esperienza reale. Il nevrotico in genere confonde costantemente l'opinione ed il suo punto di vista sul mondo reale come dati oggettivi assoluti: come verità! Gli fa dire "sono fatto così", come dato ineluttabile, non "sono diventato così", dato di consapevolezza. 

sabato 21 giugno 2014

"Chissà perchè amiamo sempre chi non lo merita..." : ma è proprio vero?

"Chissà perchè amiamo sempre chi non lo merita..." : ma è proprio vero?
Penso che in realtà amiamo esattamente chi scegliamo nel momento della vita in cui accade. "Qualcuno" definisce masochismo questa modalità perchè ha un'idea falsata, finalistica e giudicante dell'amore. L'amore non pone problemi di merito, l'amore "è " . L'atto dell'innamorarsi contiene già in sè il premio ed il merito: ci si è meritati! Il giudizio arriva inesorabilmente alla fine di un amore, l'altro/a che sembrava una Divinità d'improvviso diventa qualcosa che prima non vedevamo. L'amore implica un gioco di proiezioni reciproche, quindi come tale l'altro non è giudicabile : è semplicemente te che lo hai scelto ed investito delle tue emozioni-proiezioni, quanto basta per meritarsi! E' lo specchio esatto del nostro livello evolutivo-esperienziale. Oltre, c'è solo delusione, amarezza, accuse, idealizzazione, dietrologia, paura e non volersi guardare dentro!

giovedì 12 giugno 2014

Fine dell'onnipotenza psicoterapeutica

Riflessioni a margine sul film Will Hunting Genio Ribelle, proiettato al Cineforum del Gruppo Psicosomatica di Aversa.
Per far funzionare bene e portare a termine una psicoterapia occorre che abbia fine l'onnipotenza dello psicoterapeuta. I terapeuti non possono prendere in carico qualsiasi tipo di cliente, ma solo quelli che sono compatibili con la sua propria struttura caratteriale. Sean Mac Guire lo psicologo di Will Hunting aveva il tratto tipico masochista per poter aiutare il suo paziente con struttura fallico-narcisista aggressiva. La sofferenza nel privato dello psicologo è diventata fonte creativa per restituire al suo paziente Will quella fiducia, sentimento e umanità che si era negato da una vita per dimenticare le violenze subite nell'infanzia. Violenze che hanno fatto di lui un tipo ribelle, violento continuamente alle prese con una giustizia emendativa che pretendeva di valorizzare la sua genialità matematica senza quella emozionale, affettiva e sociale. Il tratto sofferente di Sean diventa vincente in quel rapporto terapeutico perchè riesce a spostare l'asse del suo paziente da una conoscenza molto  intellettiva e geniale ( stante la sua capacità estremente visiva-memoria fotografica- ad assimilare letture e conoscenze mentali in tempi veloci) a quella sensorialmente basata, concreta, legata all'esperienza......"Se parliamo di arte magari sarai capace di descrivermi accuratamente l'opera dei grandi artisti ...ma se ti chiedo che "odore aveva la cappella sistina" non mi sai rispondere, perchè non ci sei mai stato... In questa terapia,dunque, il dolore ancora vivo della perdita della propria compagna che porta in solitudine il terapeuta Sean diventa un potente mezzo per far aprire le porte in Will di quel dolore antico , negato di violenze subite che lo portava a non decidere cosa volesse davvero fare della sua vita, visto che faceva l'inserviente in una prestigiosa università americana e si divertiva a scoprire formule matematiche geniali che stupivano e mettevano in crisi professori e studenti.

Simbologia dell'acqua

L'acqua come la musica è un'espressione del tempo che scorre. Ogni volta che arrestiamo il flusso della vita scivoliamo indietro nel ricordo che sembra illusoriamente fermare il tempo ma in realtà prepariamo la stagnazione dell'energia vitale.

lunedì 9 giugno 2014

"Autostima" , termine inflazionato e comunque poco chiaro

 L’autostima fa parte dell’essere non dell’avere. L’autostima non c’entra col narcisismo, o col “quanto sono bravo”, i narcisi non hanno autostima per cui cercano di continuo l’ammirazione e l’approvazione degli altri. L'autostima è qualcosa che si prova, non è un abito da indossare, non è qualcosa che ci si può dare, come il coraggio di Don Abbondio nei promessi sposi. L'autostima è uno stato energetico fluido e stabile; è un sentimento gradevole che provi sin dal mattino al risveglio e la sera quando serenamente vai a dormire ed è attraversato continuamente da un'emozione tipica "I Can", che non ha nulla a che vedere col "ce la debbo fare per forza". L'autostima va di pari passo con l'accettazione di te stesso così come sei! se continui a fare sforzi per migliorarti ti sentirai sempre inadeguato! perchè il migliorarsi fa spostare continuamente l'assicella del quì ed ora, dell'esserci, del vivere. Mentre stai lì per stare bene, ti sforzi per stare meglio, l'assicella sale e la tua autostima si trova così ad un passo sempre sotto. Pertanto:  puoi diventare campione del mondo, puoi diventare una star di Hollywood un personaggio famoso, fare molti soldi, possedere tante proprietà e...... non avere l’autostima! -

domenica 8 giugno 2014

Il vero amore non è amore

Il nostro Ego "pretende" l'amore eterno, assoluto, non essere mai dimenticati, non essere mai lasciati o abbandonati, l'amore idealizzato con la A maiuscola e lo chiama "vero amore". Ma questo è l'amore di mamma: come può l'eros fecondare l'anima su queste basi?
Esiste "l'amore" non il vero amore! Un buon rapporto d'amore si misura da quanto sei disponibile a "essere con l'altro" non a "trattenere l'altro".

sabato 7 giugno 2014

L'innamoramento è l'inizio di un cambiamento evolutivo

Capita spesso che un innamoramento improvviso possa sconvolgere la vita delle persone. E si manifesta sempre in maniera "inopportuna", scomoda, trasgressiva, "impossibile", illogica, fuori da ogni regola o schema . Si fa beffe della differenza di età, di posizione sociale ed economica, di ruoli lavorativi e professionali. Chi resiste e rinuncia ad una esperienza di questo tipo prima o poi ne pagherà le conseguenze sul piano esistenziale, della salute e sul piano evolutivo. Perderà irrimediabilmente il suo progetto evolutivo. L'eros non arriva mai a caso, prescinde dal volto che può assumere e viene a rompere un equilibrio esistenziale statico e rigido. Irrompe con una bellissima straordinaria energia innovativa e catartica e spesso sancisce la fine di un rapporto gia morto da tempo. E' un regalo che arriva a chi si sposta per un attimo dal suo punto di sicurezza e si sposta sui confini della vita. Sui confini si gioca il cambiamento, la felicità, l'evoluzione. Un vero grazie va a noi stessi, in primis, se riusciamo a consentircelo, altrimenti facciamo il grave errore di pensare che sia solo l'altro ad innescarlo e lo si riduce ad una forma di soddisfacimento.

martedì 3 giugno 2014

Ancora sul piacere

Riconosciamo il piacere : "Il piacere esiste nell'istante e muore nell'istante, quì-ora. Fare sacrifici per provare piacere poi, è metterlo fuori dal tempo presente: questa è una logica "genitoriale". Compiacersi non è piacere!. Il piacere narcisistico autoreferenziale non produce energia, è un circuito chiuso. 
 Non abbiamo più bisogno, dunque, di essere genitori di noi stessi, quindi d'imporci sacrifici e rinunce, ormai siamo adulti. Gli adulti partoriscono una nuova coscienza se danno carburante giusto al cervello. Il carburante giusto è vivere "quì-ora"

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...