sabato 25 dicembre 2010

BUON NATALE!

Buon Natale a tutti i miei lettori ed amici che mi seguono affettuosamente. Un pensiero d'amore ai miei maestri di scuola e di vita che porto con gratitudine nel mio cuore: Federico Navarro-Alexander Lowen-Aldo Carotenuto-

venerdì 24 dicembre 2010

"Un'idea, un concetto, un'idea finchè resta un'idea, è soltanto un'astrazione". Incontro con i giovani di CamUrrà.

foto di Franco Spinelli
Giovedi 23 Novembre. Nelle foto alcuni momenti dell'incontro con l'associazione CamUrrà di Gricignano dal titolo "Un'idea, finché resta un'idea, è soltanto un'astrazione", riflessione che ha preso spunto dal testo della celeberrima canzone "Un'idea" di GIorgio Gaber. All'evento hanno partecipato numerosi giovani, accorsi per l'occasione da diversi paesi dell'Agro Aversano.  Tra i vari punti trattati dal dottor Tartaglia quello relativo all'ideologia  intesa come "prodotto della mente" che spesso si muove in opposizione alla percezione del corpo alterando "l'unità psicosomatica". Di queste e di altre problematiche si continuerà a discuterne nei prossimi incontri che il Tartaglia terrà con l'associazione CamUrrà di Gricignano. L'appuntamento è per ogni Giovedi, alle  20.30, nei locali della Casa Comunale di piazza Municipio, sempre a Gricignano.
foto di Franco Spinelli

giovedì 2 dicembre 2010

"Liberare se stessi...per liberare la realtà che ci circonda" - Ciclo di incontri promosso dall'associazione CamUrrà col dr. Pino Tartaglia

L'associazione CamUrrà ha promosso un ciclo di incontri settimanali, per la durata di circa due mesi, con il dottor Pino Tartaglia, noto psicologo psicoterapeuta partenopeo, aventi per tema "l'essere consapevoli - liberare se stessi…per liberare il mondo". I giovani dell'associazione danno appuntamento ogni giovedi, a partire dal giorno 2 Dicembre, nei locali della Casa del Pensionato di Piazza Municipio di Gricignano (sotto il porticato), alle ore 20.30. L'ingresso è aperto a tutti i cittadini, di Gricignano e non, e senza nessun limite di età.
I "gruppi di incontro", come vengono definite in gergo psicologico tali tipi eventi, hanno lo scopo di stimolare un processo di cambiamento volto ad attuare una conoscenza più approfondita di "se stessi". L'antica saggezza greca indica nella massima "Gnosei Seauton", Conosci te stesso, il principio della salute profonda dell'individuo, nonché il punto d'arrivo di una mente organizzata e tendente alla realizzazione del sé.
Il perché di tali incontri è spiegato dallo stesso dottor Tartaglia: "l'essere umano è un'unità bio-psico-spirituale, in cui le componenti del corpo, con le sue sensazioni, coesistono, secondo un principio di "identità funzionale", con le componenti psichiche, come le emozioni e i pensieri, e con le componenti più alte dell'individualità umana: l' intuizione, la creatività e la dimensione dell'anima. "Spesso – sottolinea Tartaglia - tali componenti sono inascoltate, o vivono separate tra loro, provocando disarmonie nell'unità psicosomatica con conseguenti disagi che possono non sfociare in malattia rilevabile su un piano clinico ma che si presentano invece sotto forma del cosiddetto disagio della normalità" o vuoto esistenziale.
"Capire e approfondire questo disagio - dichiara Franco Spinelli, presidente e promotore del sodalizio - è il punto di partenza per iniziare per la ricostruzione di un'identità oramai smarrita nella nostra società dell'abbondanza, dell'esibizionismo narcisistico (ogni riferimento alla politica è puramente casuale) e di un arido pragmatismo che sta causando la perdita dell'anima. Tutto ciò è ancora più vero nel nostro territorio, tragicamente trafitto da infinite contraddizioni. Ed è per questo che abbiamo sentito forte il bisogno di promuovere questi gruppi di incontro. Essi possono essere un' opportunità, per quanti ne vorranno prendere parte, per conoscere e sviluppare nuove capacità e prospettive, con le quali gestire la propria vita e migliorare la qualità delle relazioni. Perché è proprio in questa dimensione che l' incontro con l' altro aiuta a ri-trovarsi, mentre ascoltare l' altro consente di dar voce a parti inascoltate di sé".
"In questa società che ci ritroviamo – aggiunge Tartaglia – il più delle volte il disagio non si esprime in maniera conclamata , ma è visibile sotto forma di insoddisfazione generalizzata, di noia, di superficialità, di perdita della speranza dell'avvenire e di un abbassamento della soglia della consapevolezza. Cosa grave questa – incalza Tartaglia - che spesso diventa tra i giovani un vero e proprio 'tirare a campare'.
Tale malessere non riconosciuto provoca, nel lungo termine, un arresto della creatività, della gioia di vivere e di lavorare, nonché della capacità di amare, con conseguente inevitabile sbocco nell'ansia generalizzata (o specifica) e nella depressione, che blocca l'individuo senza via d'uscita.
E' la consapevolezza l'unica via – conclude la nota che l'associazione ha fatto pervenire in redazione - che portata a tutti i livelli della natura umana, fisico, mentale e spirituale ci può consentire di porre rimedio alla disarmonia esistenziale. Portare la consapevolezza sui suddetti piani dell'essere significa ricominciare a sentire il corpo, le sue sensazioni e le emozioni che lo abitano, imparare a osservare e migliorare la qualità della vita interiore, sviluppare l'intuizione e la capacità di realizzare i propri sogni.

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...