sabato 26 marzo 2016

Fermiamo la giostra impazzita....


La comunicazione digitale per comodità, praticità, si è sostituita progressivamnete a quella analogica. Le nuove generazioni stanno andando inesorabilmente verso una ipertrofia della corteccia cerebrale che di per sè si presta facilmente alla digitalizzazione rispetto alle strutture sottocorticali del cervello in cui risiedono emozioni. sentimenti e abilità spaziali- motorie . Questo perchè l'umanità per mettersi al riparo dalla sofferenza personale e relazionale, attraverso la scienza e la tecnologia avanzata tendono a ridurre il dolore e l'impatto emozionale per governare se stessi e gli altri ( ed il mondo). Si vuole un mondo razionale, dominato dalla razionalità scientifica in cui tutto è controllabile. pianificabile e prevedibile. A fronte di molti progressi purtroppo iniziano a venir fuori gli effetti collaterali. Oggi sta diventando tutto una prestazione efficace ed efficiente!!! anche il parto che richiede una partecipazione ed impegno energetico. affettivo, emozionale, di cura ed amore sta diventando un impiccio da averci a che fare col minimo dolore possibile. In un mondo ormai dove si vuole capire molto ma sentire poco non ci meravigliamo del fanatismo, della violenza, delle stragi pianificate, dei delitti in famiglia, della violenza sulle donne. Là dove la razionalità scaccia via la sensibilità emozionale, il nostro "lato ombra", il sentire, "l'energia vitale si dirige per l'opposto- compensativo, a livello collettivo, verso l'emozionalità distruttiva. La distruttività compensa così la negazione del sentire a vantaggio della razionalità fatta di capire. Il tutto per dare potere ai pochi di governare il mondo: un mondo impotente ormai alle guerre ed alla violenza. Le masse oggi sono governate con un alleato in piu l'anestesia emozionale , col misticismo fanatico fondamentalista, con la razionalità ( che non è ragionevolezza), con il deterioramento della politca vera e seria, la mancanza del sentimento della vita e dell'amore. I telegiornali, i notiziari sviliscono l'impatto emozionale delle notizie , tutti vogliono capire tutto, saperne di piu, tutti si ritengono aperti e democratici. Intanto in politica si continua a rubare e ad ignorare i veri bisogni della gente e sono estremamete bravi a falsificare la realtà ed a manipolare le masse. Intanto davanti alle tv ci si abitua a stragi, omicidi, lutti ci stiamo anestetizzando, si pranza e si cena con la tv accesa e si digeriscono cibo e violenza con una asetticità ormai standardizzata ed automatizzata. Si grida al dolore all'ingiustizia ma non si smuove nulla chi comanda ormai ha lanciato il gas chimico dell'inconsapevolezza e dell'ottundimento della sensibilità alla vita. Clima , ambiente e sentimento d'umanità vanno verso la distruzione di massa. 

"Essere emotivi" è diverso dall' "essere emozionali".



"Essere emozionali" è vivere la vita con sentimento: essere sani, amorevoli, empatici, rispettosi, vibranti, autentici, è sentirsi vivi. Essere emozionali vuol dire avere la capacità di "padroneggiare" le emozioni, non di reprimerle o esserne dominati. Essere emotivi, invece, è essere dominati dalle emozioni o reprimerle, essere in conflitto con esse e non avere la capacità di viverle nè di padroneggiarle. 

martedì 22 marzo 2016

La felicità: le truffe del linguaggio ...


Ho sentito dire : perchè la felicità deve fare tanto la preziosa e nascondersi a noi stessi?? Cosi non la sentiremo mai in modo appagante". Come se la felicità fosse un qualcosa , un oggetto distante da noi e difficile da acquistare. Questa è una truffa psicologica tipica del linguaggio corrente: cioè nominalizziamo un concetto , o un'idea, facendolo materializzare e rendendolo irraggiungibile. Questa truffa chiamata "nominalizzazione" fa si che un evento processuale vivo venga distillato e cristallizzato in un termine astratto che diventa una scatola vuota, un empty box. Pertanto, la "Felicità" che cerchiamo e che s'idealizza attraverso un concetto astratto "nominalizzato" (felicità), non esiste!!! esiste, invece, come vissuto, come processo del vivere. Proviamo a dirlo cambiando le parole allora. Esiste uno stato affettivo stabile interno vivo ed emozionale , una sensazione di benessere esistenziale anche nel dolore, un processo interiore di consapevole presenza a se stessi ed al mondo delle relazioni e della natura: sentire la saggezza del cuore che consente di percepire gli eventi in maniera gradevole e di direzionare la propria esistenza o farsi direzionare quando ci affidiamo tranquillamente ad essi; favorendo e coltivando dentro il nostro essere una pace interiore ed un modo chiaro e luminoso di vivere che consente di far fronte lucidamente ma con compassione ( cum passio) e amore a tutti gli avvenimenti anche più tragici della vita; avere un respiro più libero tale da sentire profumi , essenze ed umori della vita; accettare, non rassegnarsi, al destino della morte. Vivere la gioia intensamente come vivere intensamente il dolore, perchè la gioia ed il dolore sono fatte della stessa sostanza. Siamo dunque passati da un linguaggio astratto ed impersonale, che genera sempre equivoci e confusioni ad un linguaggio emozionale processuale vivo. Proviamo a cambiare "le parole per dirlo".

sabato 12 marzo 2016

Cambiamento e depressione....


L'unico vero ostacolo al cambiamento è la nostra dura difficoltà a separarci. E' la tendenza alla simbiosi. La simbiosi è un retaggio della vita pre-neo natale che va abbandonato per abbracciare una vita adulta fatta di continua evoluzione.La stasi produce depressione. Il depresso abbandona l'evoluzione, il cambiamento e si rintana nel passato. 

mercoledì 9 marzo 2016

Una vita perfetta non è... perfetta


Lo sconosciuto "intruso" che d'improvviso arriva nella nostra vita è un amico estremamente benefico e si presenta sotto forme irriconoscibili che usiamo interpretare come disagi o malanni. Capita che un mattina ti svegli con un forte dolore alla bocca dello stomaco, ti lascia senza fiato e pensi : ma "non mi manca nulla , ho tutto quello che una donna possa desiderare dalla vita andrò subito a farmi un check-up e troverò la soluzione. Dalle analisi e indagini di rito risulta nulla: sig.ra è "solo un fatto nervoso" !. Si sa, i medici quando non hanno la "prova regina" non ti possono condannare e allora la buttano sui nervi e sul nervoso perchè la Psicologia è la loro "bestia nera". Arriva così l'infelicità una vita tutta perfetta, va tutto alla grande, l'unico neo è quel terribile mal di stomaco che ti piega in due e fa capolino durante il giorno d'emblèe "fiaccando il respiro". Se tutto va bene ti consigliano un ansiolitico o peggio un antidepressivo e tu pensi che ti stai curando finchè non arrivano i cosiddetti "effetti collaterali" e cominci ad affannarti ad aver paura e a leggere ossessivamente il bugiardino. In realtà quella vita considerata perfetta non è servita a rendere felice la signora in questione. Anzi! Quando la nostra vita si attesta sulla piatttezza e l'energia vitale ristagna in una palude esistenziale si affaccia immediatamente il disagio, il sintomo, la somatizzazione ma solo per avvertirci e salvarci. Il sintomo, il disagio non sono malattie vengono solo a dirci che ci stiamo appiattendo su un modello esistenziale che non corrisponde più alla nostra realtà, che ormai fa parte del passato, che la nostra energia, compresa quella sessuale si sta spegnendo. Abbiamo bisogno di vivere: "per vivere non c'è bisogno di girare il mondo ma solo di cambiare gli abiti mentali che ci vanno stretti e di cui dobbiamo liberarci".

A margine della festa dell'otto marzo ...

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Il femminile del mondo, la dimensione del femminile dentro noi, la nostra anima, è qualcosa che va coltivato giorno dopo giorno. Non serve retorica, nè festeggiamenti e nemmeno distruggere alberi di mimose. Coltivare il femminile dentro noi maschi è "completarsi". Essere sè stessi completi è la condizione essenziale per far nascere un buon rapporto d'amore: è l'unica via perchè l'altro/a ci possa amare in modo maturo. adulto, complementare e non compensativo. Il cd. "macho" polarizzato su una asfittica identità non tollera la dimensione femminile dentro di sè perchè teme la sua omosessualità, identifica il sentire femminile come qualcosa di fragile, di contaminante, di pericoloso e coltiva il suo corpo allo stesso modo su uno sfondo misogino. La violenza sulle donne, lo stalking, i rapporti tossici, proliferano proprio su questo substrato di paura , di misoginia. Nel violento c'è un bambino possessivo e frustrato che cerca accudimento esclusivo e nello stesso tempo non accettando questa dipendenza infantile, odia se stesso e la sua donna che deve essere sempre "al suo servizio" totale con l'alea della punizione incombente. Nel violento c'è la paura di essere contaminato dall'amore, di "arrendersi" senza identificarsi con la sconfitta, di accettare la propria parte femminile interiore senza sentirsi defraudato del suo principio maschile. La parità tra i sessi si coltiva cambiando se stessi non cambiando l'altro. Spesso consiglio di accogliere ed accettare una pianta regalata da una donna, anche amica, una persona che ci attrae particolarmente per le sue qualità femminili che ci affascinano e essere attenti quotidianamente, mentre cresce e sboccia, a coltivarla con attenzione e dedizione. Così coltiviamo la Dea che è in noi, perchè possa continuamente fiorire questa dimensione inconscia di conoscenza che è alla base della vita stessa e che fa partorire nella nostra anima arte, creatività ed intelligenza emozionale.

lunedì 7 marzo 2016

Omaggio al femminile in tempi di "confusione identitaria".......


C'è una dimensione dell'Essere in cui la vita assume una qualità ed una connotazione di sublime bellezza, dove l' attenzione viene data al fluire della vita ed al suo nutrimento, alla leggerezza, alla giocosità, all'accoglimento, al fascino ed al mistero, alla magia della luna nella notte stellata, alla creatività, ai colori della natura ed al buio più profondo della notte. E' il mondo senzatempo del femminile che attraversa il pianeta, dalla terra umida e fertile, agli oceani, alle maree, alla luna attraverso le vie dell'anima..

Il potere utilizza tutte le conoscenze e discipline piu avanzate....ma.....


Mi sembra ormai abbastanza scontato che il "potere" utilizzi tutti gli stumenti e conoscenze possibili, comprese la psicologia e la psicanalisi, per dominare le masse e dirigere l'economia. Ma disse Freud degli americani e la psicanalisi : questi non si rendono conto che gli sto portando la peste! Disse profeticamente , ancora, c'è qualcuno in Europa ( e anche in America) che confonde il "potere" con la "potenza". La potenza dell'essere è saggezza il potere, invece, è violento. La psicoanalisi, dunque, non è una conoscenza di potere ma di saggezza, e questo si ritorcerà contro chi ne fa uso violento. La psicologia utilizzata come saggezza produce solo libertà e potenza. 

sabato 5 marzo 2016

L'innamoramento da fuga....


E' uno straordinario meccanismo inconscio attraverso il quale ci si separa da una relazione innamorandosi di un'altra persona. Non è la classica scappatella ma un vero e proprio innamoramento. D'improvviso l'altro/a ci riempie (guarda un pò) di tutto quello che ci mancava nella relazione precedente. Il nuovo arrivato sembra avere la bacchetta magica. Nell'innamoramento l'altro/a reale difficilmente c'è (salvo a scoprirlo molto dopo, alla fine): è solo una nostra proiezione di bisogni e desideri . Ma attenzione chi fugge ha sempre pronto al momento opportuno un altro amore, per saltare poi alla prossima relazione. E' l'incapacità ad amare ad esserci in un rapporto, dunque, che produce l'innamoramento da fuga. Come l'incapacità a separarsi genera violenza , odio, repressione e sintomi psicosomatici in una coppia. Chi ha problemi a separarsi seriamente, ad affrontare il lutto da separazione, a preparare un nuovo modo di essere ed amare ,difficilmente libererà il suo cuore per renderlo pronto ad un nuovo autentico amore. 

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...