martedì 15 dicembre 2015

Il mal di schiena........il nostro punto di vista psicosomatico.


Da un punto di vista psicosomatico-energetico la schiena rappresenta la parte nascosta non visibile a noi stessi del nostro mondo interiore. Viviamo il quotidiano curando il nostro aspetto esteriore il nostro "lato luce" visibile allo specchio e a chi ci guarda di fronte. Di conseguenza il nostro agire , le nostre decisioni più importanti le prendiamo in base all'immagine che ci siamo costruiti di noi stessi attraverso la nostra storia personale-caratteriale. Ci sono persone che si raccontano buone, sempre disponibili, sempre pronti a "sacrificarsi" per aiutare, amici, moglie e figli e creano, inevitabilmente, intorno a loro un ambiente sociale ed affettivo fatto di vampiri energetici che succhiano la loro linfa vitale . Ci sono mariti o mogli che si fanno in quattro sul lavoro per guadagnare sempre di più per non far mancare nulla in famiglia ma capita, spesso di sera, alle soglie della camera da letto che fastidiosi dolori alla schiena impediscono di guardarsi in faccia e un meritato buon riposo. Spesso il mal di schiena viene portato sul lavoro , in ufficio ed altri luoghi. Ecco allora farsi strada la parte sconosciuta di noi stessi il nostro benefico "lato oscuro" per dirci che stiamo perdendo di vista noi stessi, che la nostra vita sta diventando un peso che schiaccia le vertebre, che stiamo diventano animali da "soma" e che non reggiamo più il peso esistenziale di un menage che sta spegnendo l'eros ,l'entusiasmo e l'armonia interiore. Il mal di ,lato ombra.schiena viene quindi per riequilibrare la nostra esistenza spenta ed obbligata da doveri pesanti da sostenere e da un'immagine obsoleta di noi stessi, una vera e propria maschera che non corrisponde più alla realtà. E' inutile allora ricorrere agli ortopedici, alle risonanze magnetiche, alle cure alternative, alle palestre ( che diventano carichi supplementari ) ma occorre un sano e vero cambiamento esistenziale ed affettivo. Occore integrare le parti di noi rifiutate perchè "non accettabili" cambiare l'immagine stanca e sbiadita con cui ci raccontiamo al mondo e abbracciare il nuovo, lo sconosciuto, ciò che ci turba per rinfrescare le acque intorbidite della nostro fiume interiore.

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