lunedì 20 dicembre 2021

Mente vuota è mente creativa

 "Solo una mente vuota può essere una mente aperta e ricettiva." La vera rivoluzione culturale deve partire dalla nostra interiorità. Creare il vuoto nel corpo e nella mente; da lì ripartono energie fresche, nuovi orizzonti e pensieri creativi non "pensieri ammuffiti". Nella nostra cultura occidentale tendiamo a riempirci di parole, di presenze (la solitudine fa paura), di letture non digerite, di film, di eccesso d'informazione....e di amori finiti... in una sorta di bulimia incontrollabile ed alla fine...ci vomitiamo addosso.


martedì 9 novembre 2021

Innamoramento ed amore…

 

Innamorarsi non equivale ad amare. L'innamoramento non ha occhi, è cieco, l'altro vero è solo una tua proiezione, una immagine di te. Ci si può innamorare anche tante volte nella vita ma non significa che ami. Non c'è un amore vero, è solo idealizzazione, esiste l'amore "possibile" e non è né faticoso ne sudato ma c'è di vero che l'altro esiste per davvero e lo accetti e lo ami per quello che è non quello che vuoi debba essere a tua immagine costruita. L'amore si riempie di presente, se la mente rimugina sei nel passato o nell'altrove. L'amore dipende da noi e solo da noi, da come siamo capaci di amare ed andare incontro alla vita. L'amore reale è umile, non chiede grandezza, riconoscimenti o visibilità. Esiste l'amore adulto, l'amore maturo. Ma molti inseguono ancora modelli adolescenziali. Chi è strutturato sul narcisismo, sull'ansia o la depressione non lo vede neppure. Amare si può!

Daniela Cavallini, Loredana De Biase e altri 36

martedì 25 maggio 2021

Noi siamo le parole che usiamo": psicosomatica della comunicazione umana!

 Esperienza soggettiva e linguaggio.

A. Korzybski - Un giorno, mentre teneva una lezione ad un gruppo di studenti, s'interruppe per prendere dalla sua borsa un pacchetto di biscotti avvolto in un foglio bianco. Borbottò che aveva solo bisogno di mandar giù qualcosa, e offrì i biscotti agli studenti seduti nella prima fila. Alcuni ne accettarono uno. – Buoni questi biscotti, non vi pare? – disse Korzybski dopo averne preso un secondo. Gli studenti masticavano vigorosamente. Poi tolse il foglio bianco mostrando il pacchetto originale. Sul quale c'era l'immagine di una testa di cane e le parole “biscotti per cani”. Gli studenti videro il pacchetto e rimasero scioccati. Due di loro si precipitarono fuori dall'aula verso i bagni tenendo le mani davanti alle bocche. – Vedete signori e signore? – commentò Korzybski – ho appena dimostrato che la gente non mangia solo il cibo, ma anche le parole, e che il sapore del primo è spesso influenzato dal sapore delle seconde. La sua burla mirava ad illustrare come certe sofferenze umane vengano originate dalla confusione tra la rappresentazione linguistica della realtà e la realtà stessa.

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...