sabato 24 gennaio 2015

Un buon psicoterapeuta

Un buon psicoterapeuta non cerca la tranquillità accomodante, non mira agli aggiustamenti bensì al cambiamento, trasmette inconsciamente ciò che è, non ciò che dice: se la sua vita conosce i cambiamenti dinamici passerà questo codice al suo cliente. Il suo obiettivo non è distaccarsi dalla vita e dalle scosse dure dell’esistenza, egli deve essere costantemente “pronto ai mutamenti” ,come direbbe Goethe. Una “sana inquietudine” è il sale della vita ed il buon terapeuta lo sa bene: diventa necessario, pertanto, che sia costantemente in contatto con le proprie emozioni , sentimenti ed il loro mutare, evitando di accomodarsi su certezze ed illusioni. 

venerdì 23 gennaio 2015

L'orgasmo questo sconosciuto......spesso mistificato

L'orgasmo non s'identifica con un "acme di piacere", nè con l'eiaculazione.
La funzione dell'orgasmo presuppone la "Potenza Orgastica" cosa sconosciuta alla medicina. La potenza orgastica è la "capacità d'amare" di un organismo vivente, presuppone un organismo libero dai blocchi energetici distribuiti su sette livelli o distretti corporei scoperti da W. Reich. L'orgasmo è una convulsione-vibrazione energetica dell'intero organismo: è il prodotto della capacità degli occhi di riconoscere ed accettare con amore il partner, del collo che abbandona la presunzione, diventa umile e si concede senza giudizi, di un cuore capace di battere d'emozione, di un diaframma che collega la parte superiore del corpo con quella addominale-pelvica istintiva e viscerale per essere completi e non amare a metà.
I blocchi energetici radicati in sette livelli del corpo impediscono alla energia vitale di investire unitariamente l'asse che da occhi-diaframma e pelvi convoglia la "potenza orgastica" ai genitali : da quì la difficoltà ad amare, ad aver fiducia e ad affidarsi per amare profondamente e realizzare il grande miracolo cosmico dell'orgasmo, Senza potenza orgastica non è possibile realizzare la funzione dell'orgasmo. L'orgasmo è consegnarsi all'altro/a con completezza, un'onda che attraversa occhi cuore e genitali e scorre fino alla pianta dei piedi , l'abbandono totale con fiducia energetica al partner per riscoprire la gratitudine, l'amore, il grazie di esistere, la connessione con l'universo.

Separazione e pezzi di placenta

  I vissuti affettivi relazionali sono come pezzi di placenta incollati da cui occorre liberarsi per mettere il cuore in libertà e disponibilità, in grado di respirare un nuovo amore, di aprirsi e di donarsi con fiducia. Ricondurre a se stessi ed elaborare la propria esperienza emotiva affettiva diventa dunque indispensabile per operare una buona separazione e sciogliere le ambivalenze. Non si può amare davvero una persona se pezzi di noi sono rimasti incollati ad una precedente relazione.

giovedì 22 gennaio 2015

L'emicrania questa sconosciuta......abbastanza conosciuta

L'emicrania è l'epressione, molto dolorosa,di un conflitto che non si riesce a scaricare verso la periferia dell'organismo attraverso attività piacevoli, creative, relazionali, decisionali e risolutive. La testa non è luogo psicorporeo deputato , per sua funzionalità anatomo-fisiologica,alla scarica terminale liberatoria di una forte tensione interna. Nella testa si "ragiona": i ragionamenti inibiscono emozioni , desideri, aggressività, amore e armoniche decisioni. Abbiamo sempre detto che l'intelletto, la mente, quando non si armonizza col "sentire" frena il flusso di energia vitale generando "stasi" e conseguenziali sintomi che rappresentano un compromesso a volte disfunzionale per i forti disagi che causano nel vivere quotidiano.Il ragionare o il parliamone in amore è pertanto inutile, favorisce solo soluzioni mentali e si sa che la mente.. mente!
L'emicrania divide, attraverso un dolore invalidante, la testa in due facce in guerra; una propone un desiderio e l'altra che frena e fa "ragionamenti".

Spazziamo via, ancora una volta, i soliti luoghi comuni su Psicologi-Psicoterapeuti.


Lo psicologo non è un “tipo tranquillo”, non è freddo e distaccato, non è controllato, non è accomodante, non deve sempre essere tranquillizzante e sorridente, nemmeno troppo rassicurante. Soprattutto, non è perfetto, ma è semplicemente se stesso, consapevole dei suoi limiti e delle sue risorse. E’ curioso, aperto all’esperienza del nuovo, è un buon viaggiatore ed un ottimo compagno di viaggio, vive di esperienze non di letture e seminari, "non si coltiva in laboratorio" ma ama e si mette in gioco da buon giocatore; accetta e coltiva le “giuste distanze” nei rapporti affettivi sociali e famigliari ; non ha la pretesa di governare le emozioni dall’alto ma si cala vivendole e poi sapendo separarsene, proprio come nel mito di Ulisse. Non è seduttivo, non assolve, sa ascoltare con tutto il corpo ed è pronto a separasi dal cliente per mandarlo via, appena pronto, senza favorire dipendenze, né aspettative di reincontro: fa in modo che egli vada da solo verso il suo cammino esistenziale.
Un bravo psicoterapeuta non cerca la tranquillità, il suo obbiettivo non è distaccarsi dalla vita e dalle scosse dure dell’esistenza. Lo psicoterapeuta deve essere costantemente “pronto ai mutamenti” come direbbe Goethe. Una “sana inquietudine” è il sale della vita ed il bravo terapeuta lo sa bene: diventa necessario, pertanto, che sia costantemente in contatto con le proprie emozioni , sentimenti ed il loro mutare, evitando di accomodarsi su certezze ed illusioni.

giovedì 15 gennaio 2015

Pino Tartaglia: Compensazione e complementarietà

Pino Tartaglia: Compensazione e complementarietà: L'altro, in un buon rapporto d'amore, ci può solo essere "complementare" , non compensativo. Il nostro buco interiore...

Pino Tartaglia: Compensazione e complementarietà

Pino Tartaglia: Compensazione e complementarietà: L'altro, in un buon rapporto d'amore, ci può solo essere "complementare" , non compensativo. Il nostro buco interiore...

Compensazione e complementarietà


L'altro, in un buon rapporto d'amore, ci può solo essere "complementare" , non compensativo. Il nostro buco interiore, bisognoso-dipendente , lo possiamo colmare solo noi stessi con esperienze. cambiamenti e le evoluzioni nella vita. Se affidiamo all'altro il riempimento dei nostri vuoti togliamo libertà, autonomia e piacere al rapporto rendendolo vischioso ed inquieto. In amore dobbiamo presentarci complementari: solo così ci completiamo e amiamo con tutto il nostro essere. 

mercoledì 14 gennaio 2015

La "Peste Psico-Emozionale": il male oscuro anche della nostra epoca.


Da un punto di vista psico-energetico-emozionale il sentimento dell'esaltazione è l'espressione di una energia psicosomatica che dal bacino sale verso l'alto bypassando pancia, diaframma e torace, e collocandosi nella testa come punto terminale di scarica crea uno stato fortemente tensivo che possiamo sperimentare come "esaltazione" ( pensiamo allo stato emotivo durante le manifestazioni pubbliche o di piazza). La testa per la sua conformazione anatomo fisiologica non è un distretto corporeo adatto a scaricare tensioni in modo naturale , sano e completo . E' come se la potentissima enegia naturale dell'orgasmo in amore avanzasse verso l'alto anzicchè nel luogo deputato ad esso e cioè pancia, bacino, genitali e gambe. Quindi, l'esaltazione ha buon gioco quando l'energia del basso istintualità e sessualità (cosiddetta Kundalini) risulta fortemente bloccata nelle persone sia a causa della storia personale-familiare, sia per una cultura socio politica che spinge al fanatismo politico-mistico-ideologico-religioso. Tutti i regimi sia politici che fondamentalisti agiscono con le loro pratiche su questo vissuto corporeo: l'inversione della direzione dell'energia naturale. Basta osservare la posizione e la cadenza ritmica di gambe e schiena nelle marce militari atte creare la postura dell'obbedienza cieca. Il fenomeno fu studiato da W. Reich all'inizio del secolo e lo chiamò "peste emozionale". La Peste psicoemozionale produce: perdita della coscienza critica, appartenenza cieca a gruppi, sette o partiti senza occhi e senza direzionalità, perchè c'è un capo mistico-indottrinatore che pensa per loro, fanatismo, esaltazione, moralismo integrale intransigente, violenza dimostrativa e distruttiva di massa, gregarismo e dipendenza letale senza ritorno. Chi ama in maniera naturale ha le migliori difese rispetto alla vita, l'energia del corpo è flessibile ed oscillante tra l'alto ed il basso, integra istinto, sentimento e ragione; e le cose in cui crede sono naturali e armoniche con la sua personalità. Chi ama davvero è libero, riconosce e rispetta la libertà altrui, è difficile da gestire, comandare ed irregimentare: chi ama fa paura ai regimi e ai fondamentalismi di qualsiasi tipo ...anche nelle relazioni amicali e di coppia.

sabato 10 gennaio 2015

Il ragionare e le troppe parole, sono nemici della comprensione.


Penso che nostro compito fondamentale (psicologi e psicoterapeuti) debba essere quello di rendere comprensibile la Psicologia alla gente. Parlare del quotidiano in modo ampio, dai grandi temi dell'esistenza ai piccoli e grandi disagi quotidiani in famiglia, nelle relazioni affettive, sociali, amicali e amorose. Il punto fondamentale è come comunicare nel modo più semplice ed accessibile al maggior numero di persone senza abusare del "gergo" specializzato dei professionisti della psiche, nè quello criptico, a volte tipo setta, per addetti ai lavori o dei lettori di testi psicologici che parlano come se avessero una reale esperienza pratica della materia e deliranti psicochiacchieroni che talvolta infestano le bacheche di FB o i dibattiti televisivi. Non amo le psicochiacchiere nè gli psicochiacchieroni che abbondano ormai dappertutto, ed in numero hanno superato perfino i tuttologi, gli esperti pallonari del calcio televisivo e gli inutili esperti delle chiacchierate psicopolitiche televisive. Il ragionare è nemico della comprensione. "Il semplice" o la "semplicità" è quella cosa che si perde in una marea di parole, concetti e più o meno dotte citazioni. Penso che la Psicologia debba uscire dagli studi e dai salotti e venire incontro alla sofferenza umana specialmente alle fasce più deboli della popolazione.Prima che intervenire a livello legislativo, penso che occorra fare prima un salto quantico di mentalità rispetto all'accettazione della diffusione per una maggiore comprensione del sapere psicologico, anche per evitare distorsioni, confusioni , pregiudizi e luoghi comuni che infarciscono le opinioni di tanta gente.

Amore vero ?

Mi è stato chiesto: esiste l'amore vero e sano? Ho risposto, basta togliere gli aggettivi. I nemici peggiori dell'amore sono giudizi ed aggettivi. Ogni volta che giudichiamo o aggettiviamo un sentimento ci stiamo già perdendo l'altro. L'amore è!

giovedì 8 gennaio 2015

Cuore di pietra o di ghiaccio ?

Mi chiedeva un'amica, che differenza c'è tra un cuore di pietra ed un cuore di ghiaccio? Ho risposto: quello di pietra non ti crea illusioni, quello di ghiaccio mette in moto la tua voglia insana di scioglierlo, ma ti troverai nelle mani solo acqua gelata. 

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...