martedì 3 dicembre 2013

Libertà, responsabilità,dignità e rispetto: non esiste libertà senza responsabilità

La libertà che si esercita a danno di altri non è responsabilità! La libertà intesa come fuga da se stessi non è libertà. La libertà presa alla chetichella è infantile. La libertà non strutturata è emarginazione. Chi è contro tutti o tutto non è libero, è schiavo di se stesso. Chi ruba la libertà non è libero, la libertà fa parte "dell'essere", non si può avere o comprare. La tragressione fine a se stessa non è libertà. Libertà senza amore e senza vincoli affettivi è "disadattamento". Spesso l'incapacità ad assumersi impegni sociali, lavorativi, affettivi e relazionali viene camuffata e spacciata per libertà! Scegliere di far parte di un gruppo è libertà, ma è altrettanto libertà essere responsabili  dei propri comportamenti : sentirsi liberi non equivale ad ignorare le aspettative affettive, relazionali, energetiche e di legame che si creano in un gruppo. Disconoscere l'energia che si prende a prestito dal gruppo è "perverso" è un furto operato a danno di se stessi, e quì entriamo nel campo del rispetto. Chi non rispetta altri non rispetta se stesso. Essere puntuali agli appuntamenti ed agli impegni assunti è rispetto: chi non ha la sensibilità nei confronti di chi rispetta le regole non è un uomo libero. Chi ruba il lavoro altrui non sarà mai un uomo libero: tutto questo si chiama "Dignità"

Nessun commento:

Posta un commento

  I disturbi alimentari sono problemi del "non amore" . . . Il disturbo psico alimentare non è solo semplicemente un problema del...