lunedì 22 luglio 2013

Il risveglio della coscienza


La coscienza non si risveglierà mai con ragionamenti, con la dialettica culturale o con estenuanti dibattiti politici, nei salotti o con le cosiddette psicochiacchiere di opinionisti e tuttologi. La coscienza si risveglia nel recuperare emozioni e sentimenti sepolti da tempo sotto una coltre di paure e di compromessi. Si parla spesso di identità e di appartenenza confondendo "orgoglio" con "dignità": ma se per un attimo risvegli dentro di te l'odore originario della tua terra, della sua zolla umida di umori, il vento che sfiora i campi , a volte con l'odore di legna bruciata dal contadino dal fumo bianco non tossico, allora recuperi un'emozione profonda che hai perduto da tempo, la nostalgia della memoria, le tue radici, la tua storia e scoprirari, con sgomento, che sei stato spogliato della tua "appartenenza" , della tua dignità, della tua storia, dell'amore per la condivisione e della libertà del tuo respiro. Allora riconoscerai la rabbia sana naturale che monta dentro di te e recupererai il coraggio e la coscienza civile di lottare contro il degrado umano che sta attraversando le nostre terre e la nostra anima vendute per anni alla criminalità, alla camorra ed alla politica. Tutto il degrado che è fuori è dentro di noi nella nostrra anima collettiva. Diventiamo, allora, seminatori di dignità perchè solo essa tocca l'anima profonda , risveglia la "coscienza" e la libertà interiore. 

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