Un grave problema di questi tempi è
che la gente fa molta attività fisica ma senza feeling con il corpo ed in
maniera automatizzata. Molti si obbligano ad estenuanti corse sia mattutine che
serali, a palestre defatiganti o a ginnastiche cosiddette alternative in cui
spesso è del tutto assente il "contatto" con se stessi e con
l'ambiente: è come aggiungere ai compiti di lavoro un non meno gravoso compito di tipo "salutistico". Anche la prova
costume è una modalità narcisistica in cui non conta il sentire il proprio
corpo ma solo "specchiarsi" con esso. In tutti questi casi
l'esercizio fisico diventa monotonamente ripetitivo e meccanico ed il corpo
stesso diventa una macchina. Nell'epoca del tempo veloce e dell'efficientismo
anche le discipline a sfondo spirituale praticate con il corpo e la
respirazione diventano una rassicurante moda che non sfiora la sensibilità
vitale profonda ed energetica del corpo ma diventano buone pratiche salutiste.
Non di rado si incontrano anche di buon mattino maratoneti con cufffiette alle
orecchie che alla fine non sentono nè musica nè corpo, per distrarsi da se
stessi. Spesso si sentono dire frasi tipiche stantardizzate : lavoro e quindi
"devo ottimizzare i tempi", mi chiedo, anche in amore si fa
così....ci si ama ottimizzando i tempi? Qualcuno mi dice,"Bisogna difendersi" , da
cosa chiedo...dalle tracce del tempo, dall'invecchiamento: una guerra per non
accettare se stessi in età più avanzata. Per altri ancora è il mantenere la
competitività fisica per essere più tenaci e combattivi: ma quando si arrendono
un pò? almeno ad una carezza? E' la fiera, insomma, dell'ansia e della perdita
dell'identità. Se li abbracci vanno immediatamente in apnea per paura del
contatto, se provano un'emozione bloccano il respiro per controllarsi, in amore
diventano possessivi ed intolleranti. Il male vero del secolo è l'incapacità ad
amare. Capaci in tutto ma incapaci ad esserci con tutto se stessi, con il
corpo, nell'amore e nell'affettività.
Il corpo e i luoghi dell'Anima: il blog di Pino Tartaglia Psicologo Psicoterapeuta-Avvocato-Scrittore-Blogger ha come punto di riferimento il principio unitario di Identità funzionale tra psiche e corpo di W. Reich
lunedì 14 luglio 2014
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