mercoledì 26 settembre 2018

La gentilezza questa sconosciuta


La rete, e non solo, ci inonda di inviti a sorridere, a pensare positivo, ad essere gentili in maniera indiscriminata come il sorriso riflesso del neonato che non riconosce ancora le differenze. Ebbene, la gentilezza non si può esprimere a comando, né la si può inventare all'occorrenza. Del resto anche il sorriso forzato lascia delle pieghe sul viso che non sembrano naturali ad un occhio attento. Penso che la gentilezza la possiamo ritrovare se riusciamo davvero ad essere quel che siamo, se siamo in pace nel nostro intimo, se non abbiamo sfide e guerre da proporre ogni giorno al mondo. La persona rude può esprimere tanta gentilezza, nondimeno, le persone eccessivamente gentili rivelano d'improvviso una rabbia feroce e repressa che lascia meravigliati. La vera gentilezza è qualità dell'anima e la si nota nella gestualità semplice, nell'espressione immediata e sincera. La persona gentile non è sempre tale, si arrabbia per le ingiustizie , aggredisce solo per difendersi ,dice quello che pensa assumendosene la responsabilità, è determinata è netta quando esprime se stesso e le sue convinzioni, ma leale e pronto ad ascoltare chi è disponibile ad ascoltare. Diventa intollerante con i falsi tolleranti, con chi non sa ascoltare e con chi è sleale e inaffidabile. La gentilezza è rispetto per la vita non si può recitare e non la si può avere stampata perennemente sul viso altrimenti parliamo di maschere.

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