Esiste una coscienza che non è banale capire, non è il banale giudizio che diamo alle cose, non nasce dal senso di colpa e non s'identifica col banale buonsenso o la presunta saggezza spacciata a buon mercato. La coscienza vera non è mai mentale. Vi è una coscienza silenziosa e profonda, invece, che non ha parole ne dialoghi interiori che è percettiva, intuitiva, ampia ,sferica che raccoglie e unicizza in se la comprensione istintiva, emozionale, psichica ed il respiro profondo. Ancora, esiste a mio avviso una coscienza profonda universale nel nostro inconscio collettivo che ha dimensione sovra personale e planetaria: una "coscienza dell'essere alle radici della vita" che va accolta e approfondita perchè sta lentamente germogliando nel nostro cervello attuale come una struttura inconscia emergente.
Il corpo e i luoghi dell'Anima: il blog di Pino Tartaglia Psicologo Psicoterapeuta-Avvocato-Scrittore-Blogger ha come punto di riferimento il principio unitario di Identità funzionale tra psiche e corpo di W. Reich
domenica 22 aprile 2018
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