mercoledì 20 febbraio 2013

L'amore ha "ampio respiro".Chi respira poco , ama poco

L'amore non è mai mentale-razionale, quindi non programmabile nè pianificabile, non è però riducibile all'istinto, e l'istinto, attenzione, non è irrazionale, tutt'altro! C'è, ancora, l'ingovernabile mondo dei sentimenti e delle emozioni legato strettamente alla nostra storia, la nostra leggenda personale tutta iscritta nel corpo, quindi nel nostro carattere; le esperienze positive e negative della vita, le paure, le abitudini e tanto altro. L'amore svolge il suo ruolo catartico nella misura in cui ci strappa alla nostra storia, al nostro passato, alle nostre certezze e ci proietta d'improvviso nell'universo. Un universo dove contano valori diversi dall'attaccamento, dal possesso, dalla simbiosi rassicurante e si apre, invece, un mondo di "ampio respiro" ( chi respira poco, ama poco) di libertà , di rispetto e di armonia con il creato. Certo, passato lo tsunami il tutto sembra poi rientrare nel proprio alveo esistenziale ; il Nilo quando straripa arricchisce di fertile humus e di limo i terreni circostanti rendendoli molto più fecondi e accrescendo la produttività dei terreni e dei raccolti. L'amore che non si sublima nella evoluzione della personalità e nell'aumentata capacità di amare può solo diventare odio, frustrazione e pessimismo.

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