lunedì 13 febbraio 2012

Musica ed Anima

La musica è linguaggio dell'anima , i grandi jazzisti vivevano di musica non con la musica! Tutti gli accidenti derivanti dall'organizzazione malata del businness musicale non la riguardano. Agli artisti che arrivano al successo, purtroppo, succedono cose strane al vertice della popolarità e del riconoscimento! Arriva la crisi e d’improvviso perdono la sana dimensione della solitudine creativa e si trovano nella più nera solitudine depressiva. LA droga arriva nel momento in cui si cerca di tappare forsennatamente una disperazione che allaga le pareti dell'interiorità! Il problema della sussistenza che affligge molti bravi musicisti che lavorano quotidianamente nei locali notturni, non mortifichi il linguaggio dell'anima. L'anima non si gratifica nè col successo nè col denaro nè con la fame, essa ha altre leggi,le leggi della vita: libertà, respiro ampio, infinito, dolore, gioia, sorpresa, emozionalità pura, sentimento, amore; è sempre gratis per mantenersi fresca (questo i musicisti lo sanno) è espressione, improvvisazione; l' anima del musicista non sopporta un repertorio non gratificante o imposto per esigenze di copione. Quando l'artista si lascia inflazionare dal successo perde la magia della vita, il contatto con se stesso, va inevitabilmente in depressione: E.Presley, W. Houston, Amy Winehouse e tanti altri sono andati in depressione perchè neanche un successo planetario può coprire un vuoto interiore che si amplifica a dismisura nella solitudine: solo riscoprendo l'umiltà della musica si può guarire dai mali dell'anima.LA DEPRESSIONE è UN MALE DELL'ANIMA non va vista come una malattia da guarire con il solito mix di farmaci letali che la cultura americana, quella del Prozac e del Ritalin dati anche ai bambini, propina costantemente nella cultura di massa proponendo una visione ideologica ed efficientistica della medicina e della cura, separando in perfetto stile borderline l'uomo dalla sua essenza, facendolo diventare un oggetto da businness ; tra le tante illustri vittime: M. Jackson, Elvis Presley e molti altri. L'anima ha anche bisogno talvolta del degrado per rivitalizzarsi! Spesso i grandi artisti precipitano nell'alcool dominati da un demone interiore perchè perdono l'asse tra l'io ed il sè. Gli artisti sono ispirati e dominati da una energia incontenibile e spesso si confrontano con forze potentissime, profonde ed inconsce. Ogni volta che un musicista diventa preda di questa forza incommensurabile che si esprime attraverso il suo corpo, al di là del suo governo delle cose, si immerge in un mondo magmatico di archetipi, ancestrale dal quale spesso diventa faticoso riemergere. Bisognerebbe aver più rispetto ed umanità per il mondo dell'arte in tutte le sue manifestazioni perchè gli artisti, quelli veri, pagano continuamente un grosso tributo all'evoluzione dell'umanità.

4 commenti:

  1. condivido totalmente.... come sempre riesci a far comprendere la "psicologia analitica"....

    Un saluto da Silvano

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    1. Grazie Silvano , grazie di cuore!

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  2. si sono d'accordo ma c'è da aggiungere che la musica quando la si fa anche per lavoro la si riesce pure a modellare con più esperienza raffinando quello che già si faceva per hobby

    Giovanni

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  3. si, è vero Giovanni: il problema comunque resta nel conciliare i vari aspetti di questo lavoro che spesso confliggono! Per viverlo bene bisogna cmq salvare l'espressione creativa, senza scadere nel puro tecnicismo. L'espressione creativa dà energia alla personalità e da spazio all'anima!

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