Diceva la straordinaria Benazir Bhutto : "Una nave in porto è al sicuro ma non è per questo che le navi sono state costruite."
Il gioco delle separazioni ci accompagna per tutto l'arco
dell'esistenza, dalla prima grande separazione la nascita, alla morte
ultima grande separazione. L'esperienza del distacco da ciò che ci è
familiare verso lo sconosciuto, dalle abitudini facilitanti all'ingegno
della scoperta del nuovo verso territori inesplorati caratterizzano il
senso di tutta la nostra esistenza .
Ogni volta che riusciamo a separarci da persone, luoghi, affetti e dal
passato, in modo doloroso o meno, si apre la porta all'incontro della
vita e dell'approdo a nuove terre. Il nostro corpo cambia miliardi di
cellule al giorno ed abbiamo paradossalmente paura di cambiare un
qualcosa che ci sta morendo dentro ma che vogliamo trattenere a tutti i
costi. Separarsi è decidere se diventare fiume che scorre limpido o i
suoi detriti depositati sul fondo.
Il corpo e i luoghi dell'Anima: il blog di Pino Tartaglia Psicologo Psicoterapeuta-Avvocato-Scrittore-Blogger ha come punto di riferimento il principio unitario di Identità funzionale tra psiche e corpo di W. Reich
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